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Subject Mostre ed incontri artistici - Dicembre 2013
Messaggio di Gino il lunedì 18 novembre 2013 alle 08:52   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

ATTERSEE - NITSCH
“DUETTO PER NAPOLI”

Napoli - Castel dell’Ovo
1 dicembre 2013 - 1 marzo 2014

Conferenza Stampa 28 novembre 2013 ore 15.00 Hotel Vesuvio
Concerto 29 novembre 2013 ore 19.30 Teatrino di Corte di Palazzo Reale
Inaugurazione mostra 30 novembre 2013 ore 18.00

La mostra Attersee – Nitsch “Duetto per Napoli”, che sarà ospitata nella straordinaria location di Castel dell’Ovo dal 1 dicembre 2013 al 1 marzo 2014, è organizzata e promossa dalla Fondazione Morra e dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli con la curatela di Achille Bonito Oliva. La mostra è altresì patrocinata dal Comune di Napoli e dall' Assessorato alla Cultura della Città di Vienna e realizzata con la compartecipazione di Nino Di Natale e Stefan Sares. L'evento, che si preannuncia di respiro internazionale, avrà come protagonisti i due grandi artisti austriaci da sempre legati al capoluogo partenopeo.
Christian Ludwig, in arte Attersee, ha a lungo frequentato e ammirato il territorio napoletano. Hermann Nitsch ha qui trovato la sede ideale per il suo museo.
Entrambi rendono omaggio alla città.
La mostra è dunque frutto di un sodalizio culturale fra due artisti storici dell’arte austriaca che dialogano tra loro attraverso una complementarietà di linguaggi (la pittura e i suoi sconfinamenti) con una evidente differenza iconografica. Hermann Nitsch, membro famoso dell’Azionismo viennese, opera attraverso rituali performativi che implicano azioni e scene di gruppo con un risultato teso a valorizzare i sensi attraverso il corpo e la pittura. Attersee opera anch’egli nell’ambito pittorico che sconfina oltre la cornice in altri linguaggi come la musica.
Teatro e musica diventano gli ambiti multimediali attraverso cui i due artisti affermano la vitalità dell’arte e una rinnovata energia della vita. Nitsch lavora su una ritualità aperta verso l’arte totale; Attersee apre verso un immaginario che coniuga uno spirito nordico e un’ironia pop. Linguaggi che saranno ben visibili nell’esposizione a Castel dell’Ovo che presenterà circa 60 opere dei due maestri in un dialogo che troverà il suo culmine nel concerto supportato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici e Etnoantropologici di Napoli e Provincia, che si terrà nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale il giorno 29 novembre 2013 alle ore 19.30.

Note biografiche degli artisti:

Christian Ludwig Attersee nasce nel 1940 a Bratislava / Slovacchia e si trasferisce in Austria nel 1944, vive tra Vienna e Semmering. L’artista trascorre la sua giovinezza ad Attersee, località nota in Alta Austria per il suo grande lago, da cui deciderà di mutuare il suo nome d’arte dopo una gloriosa carriera da velista. E’ oggi considerato uno dei massimi esponenti della pittura oggettiva in Europa. Pur avendo nel tempo collaborato con artisti come Günter Brus, Gotthard Graubner, Jörg Immendorff, Markus Lüpertz, Hermann Nitsch, Walter Pichler, Dieter Roth, Gerhard Rühm, Oswald Wiener, è considerato un “lupo solitario” dell’arte austriaca, paese che ha rappresentato alla Biennale di Venezia del 1984. Nella primavera del 2002, una retrospettiva completa dell'opera di Attersee è stata presentata allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Un’attività incessante lo vede coinvolto in giro per il mondo con mostre (oltre 450 personali tra Europa e Stati Uniti) e produzione di concerti, opere teatrali e di danza.

Hermann Nitsch (Vienna 1938) è uno dei maggiori protagonisti dell’arte internazionale dalla seconda metà del Novecento. Esponente massimo del Wiener Aktionismus, il movimento che intorno agli anni Sessanta rappresenta (con Günter Brus, Otto Mühl e Rudolf Schwarzkogler) la massima tensione espressiva della Body Art europea. Già dal 1957-60 Nitsch elabora la sua idea di Orgien Mysterien Theater (Teatro delle Orge e dei Misteri): esperienza di arte totale. Nel corso degli anni settanta-ottanta si intensificano le partecipazioni alle grandi rassegne internazionali, gli interventi in prestigiosi musei, le conferenze e le esecuzioni musicali. Dagli anni novanta prevalgono in tutto il mondo le esposizioni dotate di forte energia espressiva, in cui Nitsch installa i relitti, gli oggetti, le installazioni, i materiali, le grandi tele, le partiture, i progetti grafici che hanno dato vita alla sua singolare esperienza di arte. A Napoli, nel 2009, realizza insieme al gallerista Peppe Morra il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch che celebra una personalità che rappresenta ad alto livello tensioni, problematiche ed istanze della società contemporanea.

Durata: dal 1 dicembre 2013 al 1 marzo 2014
La mostra è gratuita e aperta tutti i giorni con i seguenti orari:
Feriali 10:00 – 17:00
Festivi 10:00 – 13:30

Ufficio stampa:
MANUAL
Paola.manual@gmail.com
T.3393449512

Informazioni e contatti:
Fondazione Morra
Vico lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel. + 39 081 5641655 / Fax. +39 081 5641494
info@fondazionemorra.org



Messaggio di Gino il sabato 30 novembre 2013 alle 09:55   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote
 
HORS LES MURS
Hakima El Djoudi : enseigne lumineuse 'Paradise' HAKIMA EL DJOUDI
During Art Basel Miami, Whitechapel gallery and House of the nobleman invite Hakima El Djoudi to present light installations at the Delano. Curator : Elena Sorokina.

Delano beach club, 1685 collins ave, South Beach
Invite, december 3
 
Current : Peter Briggs at Artboretum (Argenton-sur-Creuse), Nicolas d'Olce at Espace PG de Gennes (Paris), Paul Pouvreau at Image/Imatge (Orthez), Édouard Prulhière at Loft art place (Paris), Égide Viloux at Lambert gallery (Juvisy)
Upcoming : Alexandra Roussopoulos at Yard gallery (Shanghai), Nathalie Talec at Espace F. Mitterrand (Beauvais).
 
SCRAWITCH GALLERY
Vue exposition Paul Pouvreau à la galerie scrawitch PAUL POUVREAU
ARCHI COMMUN


Exhibition until 21 december
More informations on our website
 
Upcoming : Martin Mc Nulty (january), Hakima El Djoudi (february).


 

 



Messaggio di Gino il lunedì 2 dicembre 2013 alle 10:41   -  forum administrator-  forum moderator
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GIOVEDI 5 DICEMBRE 2013

La Rocca dei Rettori di Benevento

ospiterà la conferenza stampa

[presso l’Aula Consiliare della Provincia di Benevento]

e il vernissage di apertura

della ‘concept exhibition’ antologica

TERRITORIO INDETERMINATO

dedicata a GIANNI DE TORA

 

Fino al 20 dicembre, Benevento ospiterà la mostra dedicata al Maestro dell’Astrattismo Geometrico: prosegue il “viaggio” nel mondo dell’artista, scomparso nel 2007

 

Interverranno:

 

-                  Aniello Cimitile, Commissario Straordinario della Provincia di Benevento

-                  Elio Galasso, storico dell'arte, già Direttore del Museo del Sannio

-                  Tiziana De Tora, figlia dell’Artista

-                  Stefano Taccone, critico d’arte

 

Giorni e orari di apertura della mostra presso la Rocca dei Rettori

lunedì – mercoledì – venerdì | h 14.30 – 17.30

martedì – giovedì | h 10.30 – 14.30

chiuso sabato e domenica

 

Facebook: Gianni De Tora

Twitter: GianniDeTora

ufficio stampa

MICHELANGELO COMUNICAZIONE

di Michelangelo Iossa

michelangelo@mflcomunicazione.it

mobile: + 39 338 8545610

michelangeloiossa@tin.it



Messaggio di Gino il lunedì 2 dicembre 2013 alle 10:43   -  forum administrator-  forum moderator
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Prolungata fino al 15 dicembre KAPPACENTO, mostra personale di Nicola Piscopo

Il DAMA ospita il ciclo pittorico Krampfanfälle giunto alla centesima opera

 

 

 

Grande successo di pubblico per Kappacento, personale di Nicola Piscopo che celebra la centesima opera del ciclo Krampfanfälle inaugurata lo scorso 4 novembre, e prolungata ora fino a domenica 15 dicembre. La mostra, curata da Enzo Battarra, è ospitata all’interno del Dama (Daphne Museum Art) di Capua, in via dell’Asilo Infantile, 1.

 

Krampfanfälle, ovvero spasmi, movimenti contorti con una freddezza cromatica che spiazza, è un ciclo pittorico violento, intenso, con opere che non hanno titoli né nomi, ma numeri. Rappresentazioni di stati d’animo complessi, che si evolvono di opera in opere, fino all'apice finale, in un graduale processo di liberazione. Lo spettatore accederà a Kappacento attraverso un suggestivo percorso espositivo: l'opera principale non sarà semplicemente mostrata, ma si mostrerà.

 

Negli ultimi due anni Nicola Piscopo ha presentato il ciclo Krampfanfälle curando numerose iniziative. Nel febbraio 2013 la mostra è stata ospitata a Tbilisi, Georgia. È stato ospitato nella Galleria “Il Melograno” di Livorno. Grazie alle collaborazioni con la Galleria Monteoliveto l'artista ha proposto il ciclo pittorico in Italia e in Europa, presentando le opere in Francia, Belgio e Spagna.

 

“Abbiamo deciso di prolungare la durata della mostra di Nicola Piscopo vista l’elevata affluenza di pubblico e i numerosi complimenti ricevuti per i lavori esposti. – Ha commentato Evan De Vilde, artista archeorealista e curatore dello spazio DAMA. – Le opere di Krampfanfälle sono dirette, immediate, cariche di emozioni contrastanti e in grado di suscitare immediata empatia. Non hanno bisogno di titoli, né di spiegazioni, colpiscono lo spettatore come un pugno nello stomaco, ed è questa la ragione del loro successo”.

 

“Questa mostra di Nicola Piscopo è forse la fine di un incubo, ma è soprattutto l’inizio di un sogno. – ha commentato il curatore Enzo Battarra. – Ecco perché Kappacento diventa la stazione di interscambio di un giovane artista che ha completato le sue cento opere del ciclo Krampfanfälle e ha ora esorcizzato le paure e i fantasmi, il panico, i deliri legati alle inquietudini di questi tempi. Il passaggio successivo sarà quello di trasformare gli stati di allucinazione collettiva in rivoluzionarie conquiste della propria coscienza”.

 

 

KAPPACENTO

4 novembre – 15 dicembre 2013

vernissage 4 novembre, ore 18:00

presso DAMA, museo d'arte contemporanea di Capua, via dell’Asilo Infantile, 1 - Capua (CE)

mostra a cura di Enzo Battarra

interverranno Aurora Spinosa e Adriana De Manes

 

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

MAR ore 16 -18

GIO ore 16 -18

SAB ore 10 -12.30 / 16 -18

DOM ore 10 -12.30



Messaggio di Gino il lunedì 2 dicembre 2013 alle 10:45   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il lunedì 2 dicembre 2013 alle 10:55   -  forum administrator-  forum moderator
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L’ARTISTICO IN MOSTRA A PALAZZO TOLEDO

        Il Liceo Artistico di Monterusciello/Pozzuoli

        espone opere e progetti dei suoi allievi a Palazzo Toledo -

Lunedì 2 dicembre 2013, ore 16,

al Polo Culturale  del Comune di Pozzuoli ,

nello storico Palazzo Toledo in Via Rognisco, 29 si inaugurerà una esposizione di opere e progetti elaborati dagli allievi del

Liceo Artistico Statale “Ettore Majorana”

di Pozzuoli.  La mostra sarà visitabile negli orari d’ufficio (8,30 – 19,30) fino al 18 dicembre 2013.

 



Messaggio di Gino il martedì 3 dicembre 2013 alle 09:01   -  forum administrator-  forum moderator
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3/12/2013

Terre Vesuviane

Museo Gracco, Pompei (NA)

Osservando i dipinti esposti in questa collettiva al Museo Gracco, possiamo scorgere l'arioso mondo delle idee che mossero i primi abitanti della valle compresa tra il Vesuvio e i Monti Lattari.


 

comunicato stampa

Mostra collettiva di pittura
Espongono: G. Calabrese, O. Caldara, G. Ferraro, F. Gracco, T. Gracco, V. Miranda, P. Rosamilia

Gli artisti presenti in questa mostra ci ricordano che le “terre vesuviane”, i territori cioè all'ombra del Vesuvio, ma per estensione anche quelli limitrofi appartenenti alla Campania felix dei romani, non sono soltanto discariche e veleni, come da più parti si vuol far credere ultimamente, ma soprattutto luogo millenario d'incontro di culture diverse, custodi di una ricchezza naturalistica e umana di inestimabile valore. Sono tutti artisti di questa terra, impegnati a livello internazionale a compiere la propria missione: estrarre dall'ambiente in cui sono nati l'humus necessario per sviluppare bellezza e poesia.

Ecco perché le “terre vesuviane” sono rappresentate dai colori fondamentali della pittura: il giallo, il rosso e il blu, i quali, secondo la simbologia propria dell'antica pittura pompeiana, manifestazione principe di queste terre, rimandano rispettivamente agli elementi della vita aria, fuoco ed acqua, che mescolandosi danno vita alla terra come quarto elemento. Osservando i dipinti esposti, possiamo infatti scorgere l'arioso mondo delle idee che mossero i primi abitanti della valle compresa tra il Vesuvio e i Monti Lattari, così come l'infuocato combattimento per la sopravvivenza e per l'affermazione degli ideali che li ha visti impegnati per incalcolabili ere, o i sentimenti che come acqua vivificante diedero linfa alle loro società. Tutto questo si è armoniosamente fuso in un modus vivendi basato sul rispetto reciproco e per l'ambiente naturale che li ospitava, che ha costituito il solido fondamento della loro esistenza per intere generazioni.

La mostra sembra quindi un invito a non dimenticare il passato che ha costruito il nostro presente, le cui vestigia alcuni uomini meritevoli, come Amedeo Maiuri, hanno instancabilmente riportato alla luce, ma non per rimpiangerlo o racchiuderlo in un'intoccabile aura riservata a pochi, bensì per “ricostruire”, ove ce ne fosse bisogno, aspetti fondamentali della nostra cultura civile talvolta dimenticati, o meglio, dopo aver fatto tesoro delle esperienze passate, crearne di nuove auspicabilmente più positive e durature nell'interesse collettivo.

Per tali ragioni non si ricorderà mai abbastanza quanto siano importanti queste terre fecondate dal Vesuvio per noi che le abitiamo nel presente. Mi auguro che gli artisti in mostra, la loro stessa presenza, costituiscano anche negli anni a venire un monito impellente ad apprezzare in misura sempre maggiore quanto di buono ci è stato tramandato, in vista di quanto di meglio potrà essere tramandato ai posteri.
Plinio Caio Gracco
Direttore Museo Gracco

Nell'ambito della mostra sarà tenuto il seguente convegno: "Amedeo Maiuri dall'Egeo al Tirreno a cinquant'anni dalla scomparsa (1963-2013)"

Venerdì 6 dicembre 2013, ore 19,00
Museo Gracco, Pompei

Organizzato da:
Rotary Club Pompei Sud
Inner Wheel Club Pompei Oplonti Vesuvio Est

Interventi:

Salvatore Ferraro, accademico pontaniano, ispettore on. Mibac
“Le passeggiate archeologiche di Amedeo Maiuri tra Nocera, Stabiae e la Penisola sorrentina”

Natalia Alterio, dottore in lettere classiche, vicepres. I.W. club Pompei Oplonti Vesuvio Est
“Amedeo Maiuri e Torre Annunziata - Oplonti”

Salvatore Ciro Nappo, archeologo, collab. Soprintendenza Archeologica di Pompei
“Amedeo Maiuri e Pompei”

Inaugurazione 3 dicembre

Museo Gracco
Villa dei Misteri, Pompei
Orario di visita: 10-13 dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso.



Messaggio di Gino il mercoledì 4 dicembre 2013 alle 08:58   -  forum administrator-  forum moderator
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4/12/2013

Le arti a Napoli e nel Meridione

La Mediterranea arte, Napoli

Dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri


 

sintesi del comunicato stampa

Dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. La mostra si pone come l'obiettivo primario di illustrare al vasto pubblico quei passaggi e nessi della nostra cultura e soprattutto sconfessare quella etichetta di provincialismo o addirittura di "ritardo" che spesso taluni storici, hanno larvatamente espresso sulla nostra produzione artistica. La rassegna comprende opere di: M. Cammarano, V. Irolli, A. Pratella, R. Santoro, L. Crisconio, E. Viti, G. Villani, E. V. Ciardo, G. Brancaccio, F. Girosi, E. Notte, M. Vittorio, A. Chiancone, C. Striccoli, R. Lippi, E. Cajati, E. Waschimps, P. La Motta, nella scultura V. Gemito, G. Tizzano, A. Perez, P. La Motta. La cura della mostra e' affidata a Saverio Ammendola. Inaugurazione 4 dicembre ore 18.



Messaggio di Gino il giovedì 5 dicembre 2013 alle 09:48   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2013

Simona Lanzillo

Galleria 3F Fiorillo Arte, Napoli

Ali e Radici. 21 alberi del calendario celtico su plexiglass


 

sintesi del comunicato stampa

Ali e Radici. ''L'idea dei lavori presentati in questa mostra nasce da un proverbio arabo 'beato colui che riesce a dare ai suoi figli ali e radici', per dare forma a queste belle parole ho scelto l'allegoria dell'albero, compendio naturale delle due anime:maschile e femminile, padre e madre. L'albero non e' ne' maschio ne' femmina, ha le radici ed anche i rami protesi verso il cielo, lontano, verso il futuro dove vengono scagliate le frecce che nella poesia araba sono paragonate ai figli che prima o poi ineluttabilmente lasceranno il nido ed andranno lontano da noi a formare una nuova famiglia. Solo se ha messo buone radici la pianta crescera' finche', diventata albero, mostrera' con l'estensione dei suoi rami la dimensione della sua profondita'... Ho scelto quindi i 21 alberi del calendario celtico per realizzare altrettante opere su plexiglass e con varie tecniche, di dimensione cm 35 x 45'' (Simona Lanzillo).



Messaggio di Gino il giovedì 5 dicembre 2013 alle 09:48   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2013

Mary Cinque

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Hunter - Il pubblico in vetrina. Mostra e performance


 

sintesi del comunicato stampa

Hunter - Il pubblico in vetrina. Mostra e performance (5 dicembre ore 19). "In occasione di Artisti in vetrina oltre ad esporre questi lavori catturero', ancora una volta, la gente mentre passa per strada, come ad un safari, e la mettero' in vetrina perche' il pubblico e' fondamentale quanto l'artista".



Messaggio di Gino il giovedì 5 dicembre 2013 alle 09:49   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 5 al 13 dicembre 2013
Mary Cinque - Hunter. Il pubblico in vetrina

Mary Cinque
“ Hunter”
Il pubblico in vetrina

 [Vedi la foto originale]
GALLERIA GINO RAMAGLIA
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Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Broggia 9/10 (80135)
+39 0815640738
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Artisti in Vetrina
Gino Ramaglia
Via Broggia, 10
80135 Napoli
orario: Dal Lunedì al Sabato ore 09.00-20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 5 dicembre 2013. Performance ore 19.00
curatori: Enzo Ramaglia
autori: Mary Cinque
patrocini: Accademia di Belle Arti Napoli
genere: arte moderna e contemporanea, performance - happening, serata - evento, personale

inserito da gino.ramaglia


Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 09:35   -  forum administrator-  forum moderator
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6/12/2013

Vittoria Piscitelli

Dayala6, Napoli

U.G.L.Y. Opere-collage sono cariche di bizzarrie dissacranti, a volte grottesche, pulite, sporche, eleganti, astratte, caricaturali, ricche di textures.


 

comunicato stampa

"Per Vittoria Piscitelli creare, fare, lavorare con il linguaggio dell’arte - sia esso musica, design, pittura, collage, moda - è azione necessaria per scandagliare la realtà, ma soprattutto per prendere contatto con se stessa e con le sue ossessioni.
Vittoria ha ben chiaro il suo terreno di ricerca, come ha ben chiaro il terreno dove presentarsi. Ama smisuratamente il mondo britannico: “Musica, arte, letteratura, design, pubblicità, tutto, basta che sia inglese, che sia anglosassone!”. Ama con passione (gioia/tormento) anche la moda. Ed è in questi luoghi fisici e ideali che viaggia e sperimenta. Non è un caso che le sue prime mostre si siano tenute a Londra e a Milano. Oggi è a Napoli; ma quale Napoli? E in quale momento della vita cittadina, se non quello del ‘patinato’ natalizio?

I suoi miti dichiarati - ma forse per lei bisognerebbe parlare di muse - sono Yoko Ono, “immediata, intima e spirituale”, di cui segue le Istruzioni per l’arte e per la vita; Tracey Emin, “eccentrica e scabrosa, blasfema e romantica”; Marc Quinn, “classico e levigatissimo, nonché esploratore del corpo e del mondo fisico e culturale che ci circonda”. Qualche escursione la porta poi nell’Austria di Franz West e nell’America di John Baldessari.

Vittoria Piscitelli. Miti e Mete

Tra i binari italiani intercetta Cattelan. Nel campo della moda, infine, vi è l’approdo francese: Yves Saint Laurent e Hedi Slimane. Una, infine, la Musa, l’icona ‘iniziale’ (o iniziatica?) per lei nella moda e nell’arte: Kate Moss, top model celebrata pochi mesi fa a Londra in un’asta Christie’s di opere d’arte che la vedevano ritratta. L’icona che attraversa gli scatti di Annie Liebovitz, Irving Penn, Mario Sorrenti, Juergen Teller e molti altri. La Musa immortalata, tra gli altri, da Sir Peter Blake, Corinne Day e Damien Hirst. E per Vittoria - che fa musica - l’amante del maledetto Pete Doherty, la protagonista eponima di un brano dei Baustelle, e soprattutto l’immagine scelta da Sophia Coppola per il video della band americana White Stripes I just don’t know to do with myself. La Musa, tra tutte le muse, che compare pure nei video di artisti come Marianne Faithfull, Johnny Cash ed Elton John.

Ma questo è ciò che Vittoria ci racconta, questi sono i miti/icone che ci ha voluto svelare e che riportiamo qui, seguendo le sue stesse parole; altri miti li ravvisiamo da soli, scrutando tra i suoi collage in mostra. Ed ecco che la mente non può non risalire a Linder Sterling, femminista radicale e nota figura del punk di Manchester, che si scaglia contro lo stereotipo di donna divenuta oggetto di attrazione erotico-sessuale, presentando nelle sue opere un ironico e pungente ritratto del femminile nella società occidentale post-moderna. Intercettiamo anche Angus Fairhurst, uno di quelli che passa alla storia tra gli Young British Artists, morto a 41 anni, le cui opere più note restano le sculture in bronzo raffiguranti gorilla ed i collage con pagine pubblicitarie di fashion magazines. Diversa, ma evidentemente amata e scrutata da Vittoria anche Sarah Lucas. E perché, a questo punto, non chiamare in causa anche un italiano come Gianluigi Toccafondo, artista penetrato nell’immaginario collettivo attraverso la televisione e la pubblicità, del quale si avverte una qualche ispirazione quando Vittoria interviene con il segno pittorico sulle sue creazioni?

Forti di tali rimandi (o meglio miti) visibili e invisibili, espliciti o censurati, voluti o imprevedibili, le opere-collage di Vittoria arrivano a noi cariche di bizzarrie dissacranti; sono a volte grottesche, pulite, sporche, eleganti, astratte, caricaturali, volutamente ricche di textures. Vittoria vorrebbe racchiudere il risultato finale in ciò che definiremmo UGLY. Ma non è detto sia così. Eppure è giusto che sia così per lei.

Se consideriamo, infatti, che queste opere sono un’analisi prima di tutto sul sé, sull’essere donna, o meglio sul suo essere donna tra le donne, capiamo subito che i suoi collage sono popolati da immagini oniriche, suggestioni reali quanto surreali, evocative di un passato (l’infanzia), quanto fortemente attuali, perché ancora pulsanti nel suo oggi. Sono immagini che incontra ovunque: in casa e per strada, nella vita privata e nella vita pubblica. Ma non tutti le vedono e guardano quanto e come lei.
Sono immagini che da poco Vittoria ritiene dolenti, ma non più per se stessa. Quelle immagini non danno sconcerto a chi le osserva, le ‘dolenti’ sono chiaramente le icone trasfigurate.

Si tratta di modelle (lei stessa lo è stata e lo è), estratte dalle riviste di moda con la prassi metodologica del collage, una prassi all’insegna della lentezza e della meticolosità (e dunque procedono nel tempo del pensiero); una tecnica che si è fatta veicolo espressivo dai molteplici significati, una tecnica in apparenza semplice, qui adoperata con consapevolezza, o meglio con la consapevolezza storica del medium scelto.

Ma entriamo nei sui lavori, esposti essi stessi come un unico collage o, in pochi casi, volutamente isolati. Incontriamo, si è detto, solo corpi di donna presi il più delle volte nella loro interezza e spezzettati (pochissimi gli uomini, sempre brutti e buffi, che compaiono); si tratta, dunque, di pezzi di corpi a cui dare nuova forma. Talvolta si tratta di lacerti, martoriate metonimie di un’anima ancor prima che di un corpo.

Accanto alle moltissime modelle, qualche attrice (compare ad esempio Grace Kelly); alcune di queste donne hanno un nome, altre no. E sono forse queste ultime, quelle sulle quali Vittoria decide di lavorare di più. Sono le mute e ieratiche protagoniste delle pubblicità: Clarins, L’Oréal, Intimissimi… A queste immagini fisse vuol forse dare lei un nome (per quanto le composizioni rimangano senza titolo), perché quelle donne, ormai entrate nel panorama del nostro visibile, un nome non lo hanno, e se lo hanno è momentaneo, effimero, e sarà comunque dimenticato con l’uscita del prossimo numero di Vogue.

Intanto, ciò che si sfigura, a questo punto, non sono demoni immortali; sono invece icone instabili, sfogliabili/spogliabili/spoliabili. Oggi ci sono, domani no. E a ben pensarci lei stessa interviene su immagini di per sé elaborate. Di ciò ha piena consapevolezza quando opera un deciso azzeramento degli interventi di post produzione che gli studi fotografici eseguono per rendere i corpi delle modelle aderenti a ideali irraggiungibili: gambe bellissime, zigomi pronunciati, occhi giganteschi e languidi, pelli levigatissime. A volte cancella completamente il posticcio, altre decide di esasperare o attutire il troppo (così ad esempio in Volevo gambe bellissime o anche inversamente in Dear beauty); il troppo che nelle fotografie patinate strazia la modella (mutandola) e l’osservatore (abbagliandolo), in un sottile gioco di specchi impossibile da sostenere.

Non può non essere in questa sua analisi una ricerca di empatia, la necessità di rintracciare una umanità persa per ritrovare un equilibrio che forse può ricomporsi attraverso il nostro sguardo, ora sorridente, ora incuriosito, ora straniato, ora disgustato, ma sempre, quasi per paradosso, ricondotto in territori meno disumanizzati di quelli raffigurati nei materiali di partenza, al bianco patinato dei quali Vittoria contrappone più familiari e realistiche pennellate di bianco matto e ruvido.
Con i suoi collage Vittoria Piscitelli dà vita a nuovi demoni che non pesano più sulla coscienza e nella coscienza collettiva dell’universo femminile al quale si rivolge. Ma soprattutto non pesano più su di lei.

Del resto, al di là dell’ironia, al di là di un tentato UGLY, i suoi ritagli, per quanto spesso ironici, non evitano di mostrare sentimenti quali l’ossessività e l’invidia (così il titolo di alcuni lavori). Sentimenti investigati e certamente superati attraverso il fare artistico e attraverso una ricerca formale. Sentimenti da cui è nata la necessità di un ‘riuso’ di oggetti intercettati bulimicamente nella quotidianità, a discapito di una apparenza inutile. Prima di ogni cosa, le sue opere vogliono essere appunti di un viaggio, attimi di un racconto, scorci di un percorso autobiografico nel quale mettere ordine, al quale dare una misura. Ad arginare la caducità dei corpi, dunque, la forma."

Federica De Rosa

Inaugurazione 6 dicembre ore 19

Dayala6
Via Mariano D'Ayala, 6 (Traversa Via Dei Mille) - Napoli
Ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 09:36   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 7 dicembre 2013 al 7 gennaio 2014
Gilda Valenza - La menzogna sta nelle cose non fotografate


 [Vedi la foto originale]
BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI VITTORIO EMANUELE III
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Piazza Del Plebiscito 1 (80132)
+39 0817819111 , +39 081403820 (fax)
bn-na@beniculturali.it
www.bnnonline.it
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

Sofferenza, emozioni, speranze delle detenute nella Casa Circondariale di Pozzuoli sono al centro della mostra fotografica di Gilda Valenza
biglietti: free admittance
vernissage: 7 dicembre 2013. ore 17.30
ufficio stampa:

improta.press_office@virgilio.it
autori: Gilda Valenza
genere: fotografia, personale
email: lidia.tarsitano@beniculturali.it


Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 12:46   -  forum administrator-  forum moderator
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La costruzione di una cosmologia - vol. 1
Il ruolo sociale dell’artista.

Jannis Kounellis – Gian Maria Tosatti

«identità»

Sabato 7 dicembre – ore 18.30
Napoli, Museo Hermann Nitsch – vico lungo Pontecorvo 29/d

Ultimo appuntamento del ciclo di conversazioni pubbliche tra artisti, che rappresenta il vol.1 del progetto «La costruzione di una cosmologia», mentre a Roma è già partito il vol. 2.
Il tema dell’intero ciclo napoletano, svoltosi fra giugno e dicembre 2013, ha avuto come fuoco centrale il ruolo dell’artista nella società e la prospettiva attraverso cui viene discusso in questa occasione partirà dal concetto di identità.
Chi è l’artista? Cosa rappresenta in una società? Qual è la sua identità specifica all’interno di un’identità collettiva sociale e culturale? Sono queste domande essenziali. Ma nel dargli risposta, probabilmente arriveremmo a definire l’artista come qualcuno che è il custode stesso dell’identità della comunità a cui appartiene. E’ colui che è in grado di svelarla, di mostrarla a chi ne ha bisogno, a chi cerca di decodificare il grande disegno in cui è inserito.
Jannis Kounellis e Gian Maria Tosatti sono artisti diversi e simili al contempo. Tra loro c’è più di una generazione di distanza, ma la necessità di restituire con segni minimi l’identità dell’uomo nella sua universalità si carica di un’identica tensione. E pur sembrando un paradosso parlare di “segni minimi” nel lavoro di due artisti che hanno fatto della monumentalità delle opere un elemento importante nella loro poetica, in entrambi, la grandezza degli ambienti, l’accumulazione della materia, serve sempre da amplificatore di un piccolo segno umano, una traccia di passaggio, di pensiero che impalpabilmente si è depositato su una superficie. Gli armadi, i tavoli, i letti accumulati fino a diventare enormi volumi scultorei in Kounellis, sono sempre portatori, in primo luogo di un rimando all’individuo che ha attraversato le mille ante, si è addormentato sui mille piani consumati, ha sformato le mille brande con la sua resa. L’uomo in Kounellis è quasi sempre assente, ma è presentissimo per correlativo oggettivo, è lì col peso della sua limitatezza o con la levità della sua immensa capacità di sognare. Allo stesso modo ogni ambiente costruito da Tosatti è una verifica, l’uomo è assente finché non si capisce che è il visitatore stesso a dover colmare quell’assenza, che è egli stesso ad aver già abitato quel luogo in cui crede di essere entrato per la prima volta. Sue sono le sigarette spente nel posacenere, sue le medicine nel barattolo e sua l’immagine che si moltiplica nei frantumi dello specchio in terra.

Presento ogni volta i due artisti che si confrontano accennando ad un ricordo preciso che ho di loro. Di Kounellis dirò che è per me come Harold Pinter, come Solzenicyn, un artista capace di parlare del grado zero dell’essere umano. Per parlare di identità non avrei potuto invitare che lui. La sua opera è ciò che per me definisce il concetto stesso di monumento, ossia una forma assoluta in cui ognuno può riconoscere le radici della propria essenza sentendole tremare per esposizione al loro doppio artistico.
Di me dirò soltanto che un giorno una ballerina di tango mi regalò un grande catalogo di Jannis Kounellis. Avevo 26 anni e iniziavo a fare l’artista. Anzi, facevo le prime installazioni senza sapere se fosse arte o chissà cos’altro. Il libro era quello della mostra al Madre di Napoli e io, sfogliandolo, ho imparato cosa cercavo fare. Sette anni dopo, a Napoli, dove ho un progetto sostenuto - oltre che dalla Fondazione Morra - anche dal Madre, il dialogo immaginario di allora diventa reale, una specie di appuntamento mai preso a cui comunque ci presentiamo puntuali.

Gian Maria Tosatti


Museo Hermann Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel.+ 39 081 5641655 / Fax.+39 081 5641494
info@museonitsch.org



Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 18:44   -  forum administrator-  forum moderator
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Isotta Bellomunno

#labarabarca (progetti-oggetti-documenti)

 

testo critico di Anna Lucia Cagnazzi

 


Sabato 7 dicembre ore 20.00

Sarajevo Supermarket

Piazza Gesù e Maria, 13 bis

Napoli

 

tutti i giorni su appuntamento

fino al 28 dicembre

 

 

 

 

 

A due mesi e mezzo dalla performance #labarabarca, che il 21 settembre scorso ha animato il tratto di mare tra la Rotonda Diaz e il Castel dell'Ovo e che ha fatto parlare di sé sulla stampa e sul web, sarajevo supermarket ospita la mostra documentativa #labarabarca (progetti-oggetti-documenti), che ne ripercorre tutte le fasi, dagli schizzi progettuali eseguiti dall'artista alla realizzazione della “scultura di scena”, dai manifesti che l'hanno annunciata, vera e propria operazione di street art che è stata parte fondamentale del progetto, dalle foto della performance alla rassegna stampa, con un video girato dal mare e l'oggetto performativo principale: la scultura galleggiante #labarabarca.

Con fotografie di Daniele Cannavacciuolo, Claudia Buonaurio, Maurizio Inda, Ottavia Bellomunno, Serena Lino, Neal Peruffo, Paolo Varsalona, Luciana Latte e un video di Anna Laura De Rosa montato e postprodotto da Isotta Bellomunno.

 

 

 

 

 

 

Isotta Bellomunno nasce a Napoli nel 1987, vive e lavora a Milano. Il suo lavoro è caratterizzato dall’amara ironia, a tratti beffarda e perennemente provocatoria tipica del genius loci partenopeo e profondamente segnato dalle proprie origini familiari, motivo che fa da sottofondo a gran parte della sua produzione artistica.

 

www.isottabellomunno.com

 



Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 18:45   -  forum administrator-  forum moderator
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Umberto Di Marino



JOTA CASTRO

Gemütlichkeit


Opening — Friday 13 December 2013 — 7 pm — 10 pm
until 22 February 2014

------------------------------------
Galleria Umberto Di Marino
Via Alabardieri,1 - 80121 Napoli, Italia
Tel.+39 081 0609318 Fax +39 081 2142623
umberto.dimarino@fastwebnet.it
www.galleriaumbertodimarino.com


Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 18:48   -  forum administrator-  forum moderator
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Tra un caffè e un dolce, allo Star-Best-Coffee di Napoli in mostra i talenti del disegno

 

 

 

Pencil drawings_matite s carta liscia Fabriano A4

In mostra le tavole di Katia Antignano

NAPOLI – Quando una caffetteria non è solo cheesecake e caffè con sbuffi di panna, si trasforma in uno show room per giovani artisti. Succede da Starbestcoffee, noto baretto in stile Starbucks situato in via Mezzocannone 91, vedrà le sue pareti-murales ospitare sabato 7 dicembre un’esposizione di disegni realizzati dalla giovane napoletana Katia Antignano.

DISEGNI DI VISIONI – L’attitudine adolescenziale di Katia per il disegno viene educata con l’insegnamento tecnico negli anni del liceo artistico, ma subito cresce nel tempo. È lontano il ricordo di bozzetti pubblici per gli amici, ora che sta maturando una dimensione di vera professionalità. Le prime commissioni private, una collaborazione per un romanzo “istoriato” e un progetto indipendente a cui sta lavorando sono gli sforzi di una giovane laureata in Storia dell’Arte che punta a diventare davvero una disegnatrice professionista.

Con una strumentazione di lavoro molto semplice e d’uso quotidiano, Katia ritrae volti e corpi umani, soprattutto soggetti femminili. Ritratti delicati, introspettivi e sensuali, studi anatomici : «Credo siano il soggetto che ho più fortemente interiorizzato negli anni e che mi esce dalla matita in modo praticamente naturale. Ma spesso trovo l’ ispirazione nei libri, nella gente che mi circonda, anche nel cinema». Napoli è tra le sue massime fonti di inspirazioni, passeggiando quotidianamente per il centro storico: «Ho dei posti “miei” e una parte di me ne odia profondamente le contraddizioni, ma è indubbio che vi sia visceralmente legata. E questo non può non trasferirsi nella mia attività artistica. Alcune delle visioni che ispirano i miei disegni riguardano proprio certi posti di Napoli, così pregni di suggestione, di colore e di magia che rendono pressoché impossibile restarne indifferenti».

 

UNA MOSTRA PER CASO –L’occasione di una “personale” per Katia nasce durante la pausa caffè. «Starbestcofee è il luogo ideale per ritagliarsi un momento di evasione dalla frenesia della vita quotidiana, sia da soli per ascoltare musica rock e leggere un libro sia per passare del tempo con gli amici», ci confida da “cliente affezionata”. Daniele Marati, proprietario del locale, si accorge del talento di Katia osservando i suoi disegni. Da qui, la proposta di una mini-mostra amatoriale con l’obiettivo di regalare a lei e ad altri giovani artisti uno spazio di visibilità per farsi conoscere. La mostra non ha un tema “commissionato”: «Ho scelto di indirizzarmi autonomamente verso il concetto del volo, in tutte le sue possibili accezioni – ci spiega - come filo conduttore generale che lega, direttamente o indirettamente, la maggior parte dei miei disegni esposti».

 

COFFEE, BOOK AND COMUNITY –Sfidando la tradizione della “tazzulella partenopea”, i coffee-room americani stanno conquistando un pubblico sempre più vasto. Starbestcoffe è nato nel cuore del centro storico della città per servire la qualità della ristorazione italiana con lo stile amichevole tipico delle caffetterie a stelle e strisce. Turisti, passanti e studenti universitari popolano l’interno di questo esercizio commerciale come un vero “caffè degli artisti”, come un luogo di scambio culturale dove poter lavorare, navigare con wi-fi free e conoscere gente nuova.

La mostra di Katia Antignano, e degli altri dieci partecipanti, durerà una settimana, ma basta da sé per confermare quella vocazione di “spazio social-culturale” sul quale Starbestcoffe sta puntando. Nonostante i piccoli spazi, infatti, il locale ha allestito anche una libreria in cui è possibile leggere gratuitamente libri messi a disposizione dagli stessi clienti attraverso un libero baratto. È la nuova moda del bookcrossing.

 



Messaggio di Gino il venerdì 6 dicembre 2013 alle 18:49   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il martedì 10 dicembre 2013 alle 14:41   -  forum administrator-  forum moderator
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GRUPPO 63/50 ANNI
I POETI LEGGONO I POETI

a seguire

FILM D’ARTISTA

sabato 14 dicembre 2013 dalle ore 16:00
Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli)

Sabato 14 dicembre 2013, in occasione della Notte D’Arte, dalle ore 16:00, presso la sala conferenze del Museo Nitsch, la Fondazione Morra presenta Gruppo 63/50 anni: i poeti leggono i poeti, una serata dedicata alla poesia sperimentale e visiva degli artisti del Gruppo 63, a cui seguirà la proiezione di film d’artista, a cura di Giuseppe Morra e Tommaso Ottonieri.

Nel 1963 poeti, scrittori, critici e studiosi, e con essi musicisti e artisti visivi di varia tendenza ed estrazione, si incontrarono a Palermo animati dal rifiuto del panorama culturale allora dominante, spinti dal desiderio di sperimentare nuove forme di espressione, fuori dagli schemi e dalle abitudini di linguaggio allora consolidate. Le intenzioni del Gruppo 63, tale il nome scelto dagli artisti, erano quelle di interpretare un paese nuovo che esigeva nuove parole, nuove forme, nuovi suoni, di lasciare al macero un passato provinciale, cinico, bigotto, fatto di compromessi e sopraffazione, egoismo e cialtroneria, di attingere alle nuove idee e energie che si sviluppavano dovunque in un mondo in trasformazione, e suscitarne.

A suggellare la serie di manifestazioni di respiro internazionale susseguitesi per celebrare questa importante ricorrenza, Napoli, da sempre fra le capitali vive delle avanguardie e delle contaminazioni artistiche, rende il suo omaggio al Gruppo e a quel che attraverso la sua avventura è stato reso possibile. L'evento organizzato dalla Fondazione Morra si centra sul nesso tra parola e immagine in movimento; presentando, da un lato, le letture di poeti protagonisti di quella esperienza (N. Balestrini, G. Niccolai) o che, di generazione successiva, in modi diversi e autonomi si rapportano a essa e che qui a essa rendono il loro omaggio, prestando la loro voce alle parole di quel tempo; dall’altro, la colonna visiva di artisti che impressero su pellicola le loro nuove e scardinanti visioni: e sarà da ricordare che appunto a Napoli, poco più in là, nel '67, sull'onda delle innovazioni suscitate dal Gruppo, sarebbe nata l'esperienza della Cooperativa Cinema Indipendente. Completa il programma un ampio dibattito, occasionato anche dalla ripresentazione editoriale di testi capitali del Gruppo: al dibattito partecipano, fra gli altri, artisti e teorici che lo fondarono; e infine, protagonista un attore di riconosciuto talento (Lino Guanciale), una lettura scenica di un monologo datato giusto a quel 1963, proveniente da un autore (come G. Manganelli) inclassificabile e dunque esemplare di quella grande, e forse irripetibile, stagione.

Programmazione:

Ore 16.00: Proiezioni di Film d’artista: a partire dal Gruppo 63, a cura di Paolo Bertetto, pellicole di G. Baruchello, A. Grifi, U. Nespolo, A. Leonardi, M. Schifano, L.M. Patella, T. De Bernardi. La sequenza delle proiezioni sarà introdotta da Mario Franco.

Ore 18.15: Presentazione-dibattito sui libri Gruppo 63 - L’antologia a cura di Nanni Balestrini e Alfredo Giuliani. Critica e teoria a cura di Renato Barilli e Angelo Guglielmi, ed. Bompiani, Il romanzo sperimentale: Palermo 1965/Gruppo 63 a cura di Nanni Balestrini, seguito da Col senno di poi a cura di Andrea Cortellessa, ed. L’Orma - Fuori Formato; inserto speciale per i 50 anni del Gruppo 63 in Alfabeta2 (numero di novembre-dicembre).

Partecipanti: Nanni Balestrini, Andrea Cortellessa, Angelo Gugliemi, Mario Franco, Tommaso Ottonieri, Andrea Viliani.

Ore 19.45: I poeti leggono i poeti. Letture e omaggi di Mariano Baino, Bruno Galluccio, Giovanna Marmo, Tommaso Ottonieri, Gilda Policastro, Gian Paolo Renello, Federico Sanguineti, con la partecipazione di Nanni Balestrini e Giulia Niccolai (testi di N. Balestrini, C. Costa, A. Giuliani, G. Niccolai, E. Pagliarani, A. Porta, A. Rosselli, E. Sanguineti, A. Spatola, P. Vicinelli).

Ore 21.30: Iperipotesi di Giorgio Manganelli: lettura scenica di Lino Guanciale.

Ore 22.00: Proiezioni Film d’artista: a partire dal Gruppo 63:

Gianfranco Baruchello, Alberto Grifi, Verifica incerta (1964, 30’)
Alfredo Leonardi, Living and Glorious (1965, 21’)
Ugo Nespolo, La galante avventura del cavaliere dal lieto volto (1966-67, 9’)
Ugo Nespolo, Buongiorno Michelangelo (1969, 11’)
Mario Schifano, Reflex (1964, 8’)
Mario Schifano, Vietnam (1967, 3’)
Alberto Grifi, Dodici ore No stop (1967, estratto 15’)
Luca Maria Patella, Terra animata (1967, 7’)
Tonino De Bernardi, A Patrizia: l'irrealtà ideale, l'oggetto d'amore (1970, estratto 12’)

Le proiezioni continueranno, dal 16 al 20 dicembre 2013, dalle ore 16:30, con ingresso al museo biglietto ridotto € 5,00.

Il programma verrà integrato con i seguenti film:

G. Baruchello, Tre lettere a Raymond Roussel (1969, 28’), L.M. Patella, SKPM2 (1968, 23’), Vedo, Vado! (1969, 15’), T. De Bernardi, Il mostro verde (1967, 28’) e l’intera proiezione di A Patrizia (1970, 59’)

Si ringrazia per la preziosa collaborazione:
La Fondazione CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma.

La Fondazione Morra, Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive, opera da anni nel settore della cultura contemporanea, attraverso un’intensa attività di ricerca e promozione di molteplici forme d’arte. Al suo interno la Fondazione ospita il Museo Nitsch - Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee, situato nel cuore della città e dedicato a Hermann Nitsch, tra i fondatori dell’Azionismo Viennese. Nato con l’obiettivo di creare un complesso creativo all’interno del centro storico di Napoli, il Museo Nitsch assume il ruolo di catalizzatore di differenti forme d’arte: un instancabile laboratorio volto alla diffusione e alla sperimentazione del contemporaneo spinto dal desiderio di confrontarsi con il territorio che lo circonda.


INFO:
Fondazione Morra
Vico lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel. + 39 081 5641655 / Fax. +39 081 5641494
info@fondazionemorra.org



Messaggio di Gino il martedì 10 dicembre 2013 alle 14:44   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il martedì 10 dicembre 2013 alle 14:46   -  forum administrator-  forum moderator
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Prossimi Eventi Culturali:

 Sabato 14 Dicembre 2013 dalle ore 11:00 alle ore 20:00 – Anna Clemente Interior Designer/Fornace Falcone presenta “O’ Curniciello” tra tradizione e design – Via Ferrigni, 20 – 80121 Napoli (Quartiere Chiaia);

- Martedì 17 Dicembre 2013 ore 19:00 – HANGRY Contemporary Art/Fornace Falcone presenta “O’ Curniciello” tra tradizione e design – Via Renato Raiola, 29 – Angri (SA);

- Venerdì 20 Dicembre 2013 ore 19:00 – “45 Ceramiche da 45 Centimetri di Franco Longo – Linee Contemporanee – Via Parmenide, 39 – Mercatello – Salerno.

FORNACE FALCONE per la CULTURA.

 

Fornace Falcone Sas

Loc.tà Valle S. Andrea, 39

84096 Montecorvino Rovella (SA)

Tel. e fax: 089.863554 – cell: 328.4581997

www.fornacefalcone.it

info@fornacefalcone.it

 



Messaggio di Gino il martedì 10 dicembre 2013 alle 14:48   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il mercoledì 11 dicembre 2013 alle 09:13   -  forum administrator-  forum moderator
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11/12/2013

Luciano Pedicini

Quadreria dei Girolamini, Napoli

In giro lamini - Un quadrato di tesori d'arte. Personale di fotografia accompagnata dal cortometraggio "co'scienzaemeraviglia" di Matteo Pedicini e Ivan Ferone.


 

comunicato stampa

Mercoledì 11 dicembre, alle ore 17.00, verrà inaugurata l’ esposizione di Luciano Pedicini “in giro lamini - un quadrato di tesori d’arte” e sarà presentato il cortometraggio di Matteo Pedicini e Ivan Ferone "co'scienzaǝmeraviglia"

CO'SCIENZAǝMERAVIGLIA

Coscienza e meraviglia sono i due aspetti complementari attorno ai quali si sviluppa l'idea del cortometraggio ambientato nel cuore di Napoli, all'interno del quartiere San Lorenzo. Il percorso descritto dalla storia è una riconciliazione tra il vecchio e il nuovo della città che viene narrata attraverso le vicende parallele dei due protagonisti, un bambino di periferia, che vende accendini nel centro storico, e un professore di storia dell'arte, in pensione, nostalgicamente affezionato alle bellezze che circondano i Girolamini. Nel corso della narrazione, i nostri protagonisti si imbattono in altri personaggi che, pur vivendo anch'essi nel quartiere, si rapportano in maniera diversa alla straordinaria scenografia monumentale.
La meraviglia del bambino e la coscienza del professore, apparentemente così distanti, invece si rivelano affini al momento del loro incontro.

Il corto, completamente autoprodotto, nasce da un'idea dei giovani autori ma si è potuto realizzare grazie al contributo entusiasta di un team altrettanto giovane eppur professionale, di appassionati di cinema e sensibili all'arte della nostra città.

Inaugurazione Mercoledì 11 dicembre, alle ore 17

Quadreria dei Girolamini
via Duomo, 142 - Napoli
Orario: 9.30-17, sab e dom 9.30-13.30, chiuso mercoledi
Ingresso € 7,00- ridotto € 5,00



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la pagina urbana di via foria, 76... dai mie balconi, grida

“Cultur Gratis”

Moxedano

dal 11 al 21 dicembre

Il termine cultura torna quotidianamente stuprato e inflazionato di senso comune e di luoghi comuni prestandosi al taglio, alla privatizzazione, nella formazione, nell’ educazione e  nella conservazione di un patrimonio, di una collettività.

È così fiocca nelle conversazioni, nelle citazioni più trasversali e rivoluzionarie per tentare di non essere poco originali.

Ma è legittimo dare un prezzo alle opere dell’ingegno umano, dare un prezzo ai libri, alla musica in tutti suoi supporti anche in rete, quindi ai titoli e ai saperi per incorniciarli, affiancandoli alle foto con delle personalità, sullo sfondo di una scrivania con delle belle sedie “classe prestige”

Ha ancora un senso la moneta, la sua invenzione, appartiene ad un uomo antico con un bisogno primitivo di dare un valore alle cose, che si emancipa da una condizione di baratto delle merci, ma nel mondo attuale, il denaro non è un’offesa all’ intelligenza umana, causa di tutti o della maggior parte dei mali.

 

L’opera di Moxedano “Cultur Gratis” riflette sul termine (cultura) e sul compenso (gratis).

Scorre ironicamente su via foria scivolando da un percorso già ben consolidato su

altri supporti e in altre manifestazioni e per l’occasione è dedicata alle condizioni estreme di lavoro nelle quali lavorano i cinesi nel nostro paese, ma in generale nei paesi occidentali dove cercano la fortuna e la ricchezza, scappando da una condizione di emarginazione  e di povertà difficile da capire.

“Cultur Gratis”  ricalca un marchio di una  prestigiosa bevanda contestualizzato sullo sfondo della bandiera della Cina, creando una fallace incongruenza, in una civiltà quella contemporanea dove tutto ciò che ha un peso, una forma e può essere ridotto a prodotto, ha un prezzo e quando questo decade per motivi vari

scade nel saldo fino a diventare spazzatura senza, nel peggiore dei casi, mai essere stata comprata.

 

La cultura è un elemento stabilizzante, non c'è niente di meglio di un museo, di un'opera di Verdi o di un poeta con tanto di riconoscimenti ufficiali per ricacciare il progresso indietro.

Charles Bukowski, Compagno di sbronze, 1972

 

Nella Passata edizione dall’ottobre 2012 hanno proposto i loro interventi: Claudio Cuomo, Pasquale Cassandro, Gabriella Siciliano, Matteo Carraturo, Giovanni Franco, le Semmai factory, Anne Katrine Smidt, Marianna Mendozza, Gennaro Cilento, re:merda, Gianni Iannitto, Angelo Russo.

In questa nuova edizione ho aperto personalmente le danze ad ottobre con il progetto ”Veitato Vietare…” , un adagio, che vuole tracciare il nuovo filo conduttore, a seguire “Emule” di Claudio Cuomo e subito dopo Salvatore Manzi con '7889231490'

 



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Palle d'Autore

vernissage: domenica 15 dicembre, ore 17.30

Intragallery via Cavallerizza a Chiaia n.57 - Napoli

 

La galleria Intragallery in occasione delle festività ha invitato dieci artisti campani ad interrogarsi sul tema laico del Natale: la palla decorativa.

La sua forma, per tradizione segno di festa, ha anche forti valenze simboliche: la terra, la perfezione, la protezione, la regolarità assoluta, l’armonia.

Così gli artisti Michele Attianese; Elisabetta Baldassarre; Ambrogio Bosco, Alessia Cattaneo della Volta; Maria Pia Daidone; Riccardo Dalisi; Antonio Del Prete; Umberto Leonetti; Ellen G.; Francesco Sivo hanno diversamente interpretato il tema dando luogo a delle esclusive opere che verranno esposte per la prima volta in Intragallery.

Per brindare tutti insieme con gli artisti che espongono in galleria, verranno offerte le bollicine di Tufaniello da Greco di Tufo delle Cantine di Marzo e la cioccolata e i panettoni di Gay Odin.

La S.V. è invitata



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Danièl Nicolàs Schiraldi : “Istinto di sopravvivenza”

 

Pub “La Strada - vino letterario”

Via Carlo Patellani 4

Milano

 

Vernissage : dalle ore 19 di giovedì 12 dicembre. Dalle ore 21 recitazione di brani poetici e in prosa di Matteo Bosco e di Fabrizio Gilardi da parte degli autori stessi.

 

Durata mostra : da giovedì 12 dicembre a mercoledì 8 gennaio 2014

 

Ingresso libero

 

Orari : da domenica a giovedì 18.00-1.00 ; venerdì e sabato 18.00-2.00

 

Curatore :  Fabrizio Gilardi di Action Art  3277881164

Note : organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art

 

Email : fabgilgoin@tiscali.it

 

 

Istinto di sopravvivenza

 

 

Osservando i ritratti di umani dipinti da Danièl Nicolàs Schiraldi, si riscontrano degli elementi che spesso ricordano le figure dell'arte ancestrale di popolazioni tribali. Il tratto comune che puo' essere definito portante è tuttavia costituito dal fatto che, in tali rappresentazioni, gli occhi risaltano come la componente più marcata delle opere e sono quasi sempre ben aperti, talvolta, vien da dire, spalancati.

Se questa importanza attribuita agli occhi da Schiraldi sia un tentativo di vedere dentro le persone attraverso una rappresentazione che, pur lontana dal realismo, ci renda percettivamente il soggetto, o se piuttosto in essa prevalgano i vissuti dell'artista che prova a renderceli con le espressioni degli occhi altrui, ossia, volendo esssere un po' accademici, se prevalga in lui un concetto impressionista o espressionista, è questione aperta.

Schiraldi parla spesso della sua vita trascorsa, fino al 2012, in buona parte nell'ambito della Comuna Baires, esperienza artistica ma anche di vita in comune dai contenuti fortemente totalizzanti che, nei suoi circa quattro decenni di esistenza, è stata laboratorio di sviluppo umano, ma anche isola diversa dal mondo circostante. Tutte queste cose hanno portato chi come Daniel, nella Comuna è cresciuto a sviluppare una forte componente istintuale e proprio qui sono da ricercare molte chiavi di lettura del lavoro di questo giovane artista.

Si puo' dunque ipotizzare un percorso circolare nel quale Danièl Schiraldi è incline a una ricerca dove riveste grande importanza l'istinto quasi animale che cerca di capire dagli sguardi, ma, osservando da un altro punto di vista, i ritratti di Danièl hanno un forte impatto visivo ed emozionale su di noi.

Dopo il venir meno della Comuna Baires, il diverso contatto con il mondo che ne è derivato, ha portato Danièl Schiraldi a elaborare una linea di ricerca con rappresentazioni in cui compare una pluralità di personaggi inseriti in paesaggi a tinte vagamente chagalliane; si tratta di quadri tecnicamente più ragionati, nei quali è riscontrabile un punto di vista tendenzialemente esterno, da mettere in relazione con la novità rappresentata per Schiraldi da una vita maggiormente inserita nel mondo metropolitano.

(testo di Fabrizio Gilardi)

 

 

Danièl Nicolàs Schiraldi nasce l’11 Febbraio 1987 a Willaldea, villaggio sperimentale del teatro a carattere antropologico fondato nel 1984 in Argentina dalla Comuna Baires. Si potrebbe quindi dire che i suoi contatti con il mondo dell'arte sono iniziati ancor prima di vedere la luce. Pochi anni dopo  la famiglia Schiraldi fa ritorno a Milano per seguire la parte locale dell'esperienza Comuna Baires. Nel capoluogo lombardo Danièl Nicolàs compie studi artistici e inizia a esporre le sue opere nel 2010. Tra il 2011 e il 2013 continua a esporre sia in forma personale che collettiva, in luoghi come la Design Library, l'Hotel Enterprise, il Circolo Ohibò per quel che riguarda Milano, e al castello Manservisi di Porretta Terme (Bo) nel 2011.

 

 

 

ACTION ART è una realtà no-profit nata a Milano nel settembre 2009, ad opera di alcuni appassionati d'arte guidati da Fabrizio Gilardi, artista e art promoter, con l'obiettivo iniziale di sostenere, attraverso l'organizzazione di mostre in location selezionate, giovani artisti emergenti alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore.

Action Art col tempo, ha allargato la propria sfera di azione all'attività di ufficio stampa e all'organizzazione di eventi nel campo della letteratura, della musica e della cultura in senso più generale, nel tentativo di dare voce a passione e voglia di creare, coinvolgere e scoprire le nuove forme attraverso cui l'arte contemporanea dà segno della sua capillare diffusione: coi colori, con le immagini, con i suoni, con le parole o, semplicemente, con il pensiero.

Durante il suo percorso, Action Art ha permesso alla creatività e a coloro che vi si applicano con amore e talento di realizzare degli obiettivi importanti, uno per tutti: far conoscere il proprio pensiero, un'istantanea del mondo scattata con la macchina della fantasia di ciascun artista.

Così come la creatività e la fantasia, nemmeno Acton Art si è mai fermata: nuovi progetti sono in cantiere e altrettanti vi entreranno, proprio con la collaborazione e lo spirito di partecipazione di molti.

 

 

 

 



Messaggio di Gino il mercoledì 11 dicembre 2013 alle 12:45   -  forum administrator-  forum moderator
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Messaggio di Gino il giovedì 12 dicembre 2013 alle 09:46   -  forum administrator-  forum moderator
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12/12/2013

Simon Brann Thorpe e Rori Palazzo

Galleria PrimoPiano, Napoli

Dream & Fairy Tales. Entrambi gli artisti sono interessati nell'"indagare la Parola che e' prima delle parole, quella che ha smarrito la sua efficacia o che e' divenuta menzogna".


 

comunicato stampa

La galleria PrimoPiano e il Premio Arte Laguna presentano la doppia personale di Rori Palazzo vincitore del Premio Speciale Galleria PrimoPiano Arte Laguna edizione 2013 e Simon Brann Thorpe vincitore del Premio Speciale Galleria PrimoPiano Arte Laguna edizione 2012.

Le opere di Simon Brann Thorpe e di Rori Palazzo giocano apertamente con la realtà sapendo dell’impossibilità di compiutezza o totalità, rinunciando all’organicità, all’arbitrarietà del realismo. È un mondo intermedio, che pendola tra la dimensione falsamente rassicurante del quotidiano e gli stati visionari, frantumando effimeri equilibri.
In maniera carsica e misteriosa i due artisti hanno una comune necessità: indagare la Parola che è prima delle parole, quella che ha smarrito la sua efficacia o che è divenuta menzogna, avvalendosi del loro linguaggio, la fotografia. Il rapporto magico con la realtà e la ricerca della Parola tradita esigono l’espressione nello spazio, condizione primaria che riesce a destare l’attenzione di tutti come in un esorcismo, dove è la parola ad essere stata posseduta dalla diabolica banalità e dove l’arte ha il compito di scacciare il maleficio dell’ovvio.

Le favole che Simon Brann Thorpe ci propone non sono inversioni o vendette ma quanto fu altamente probabile. Una visione che non vuole snaturare il racconto piuttosto cogliere un pensiero che la parola delittuosamente edulcora per scopi morali e di controllo sociale. V’è del grottesco nell’umano tentativo di seppellire la vita con atti consolatori, del comico senza ingenuità direi.
Le scene all’ombra di ben curati e educati bonsai, posti in case finalmente disadorne, disorientano perché sono la vita stessa in ciò che ha d’irrappresentabile. L’artista britannico ha il piglio del Dickens che svelava l’ipocrisia della società vittoriana e quello stesso spirito che ebbe Charles Dodgson (Lewis Carroll) nel tentativo di liberare la femminilità del peso insostenibile esercitato dal perbenismo della buona società inglese. Osservando le opere di Simon Thorpe non si può non avvertire questo precipitato di Gran Bretagna, la sua è la rivolta all’imperitura cultura calvinista che ha come pilastro fondamentale il principio del peccato originale. Thorpe si beffa di quel principio calvinista con una Eva/Alice che alla domanda di un Adamo/Bill “What do you think we should do?” risponde “f**k!”

Ancora la Parola che è prima delle parole l’affascinante solco sul quale muove il progetto fotografico di Rori Palazzo. La non rappresentabilità del sogno, la volontà di non lasciare intervenire la logica psichica che fagocita con innumerevoli interpretazioni la magia che esso possiede. Il compito che l’artista palermitana si dà è quello di organizzare il sogno degli altri rintracciando quella Parola primordiale.

Il processo è lo stesso di quello descritto da Freud: “I pensieri sono trasformati in immagini – soprattutto visuali – e le rappresentazioni di parole sono ricondotte alle rappresentazioni di cose corrispondenti, proprio come se l’intero processo fosse dominato da una sola preoccupazione: l’attitudine alla messa in scena.”

Rori Palazzo estende quel linguaggio psichico in un tentativo di decifrare un geroglifico, con un’organizzazione che si abbandona all’intuizione pura o anche al probabile e forse auspicabile, caos. Le sue mises en scène hanno gli stessi strumenti e lo stesso linguaggio che hanno i sogni, le immagini visive che diventano deciframento di una scrittura figurativa.
Palazzo fa irradiare e trionfare sulla scena ciò che, citando Artaud, appartiene all’illegibilità e alla fascinazione magnetica dei sogni.

opening: 12 dicembre 2013_ ore 19,00

Galleria PrimoPiano
Via Foria 118 Napoli
mar-mer-gio. dalle 16 alle 20, dal 9 gennaio al 6 febbraio 2014 solo su appuntamento
Ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 12 dicembre 2013 alle 09:48   -  forum administrator-  forum moderator
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12/12/2013

Premio Paleocontemporanea 2013

Museo dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli

Le opere dei 10 finalisti del Premio Paleocontemporanea 2013, concorso di arti visive rivolto ai giovani artisti contemporanei, quest'anno dedicato alla "trascendenza".


 

comunicato stampa

Giovedì 12 dicembre, dalle ore 12.30, presso l’Auditorium dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte saranno esposte al pubblico le opere dei dieci finalisti del Premio Paleocontemporanea 2013, concorso di arti visive rivolto ai giovani artisti contemporanei. La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2014, data di chiusura dell’intera rassegna Paleocontemporanea. Al vincitore del concorso andrà un premio in denaro di 3.000 euro, che verrà consegnato durante la serata di presentazione del catalogo Paleocontemporanea 2013, prevista per la seconda metà di gennaio presso il Museo MADRE.

La giuria del concorso è stata così composta: Holger Milkau, curatore della mostra Paleocontemporanea 2013; Don Antonio Loffredo, Direttore delle Catacombe di Napoli; Sergio Liguori, per il Museo di Capodimonte; Marco De Gemmis e Michele Iacobellis, per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Andrea Viliani, Direttore del Museo MADRE.

I partecipanti al concorso hanno dovuto attenersi al tema della trascendenza, filo conduttore di Paleocontemporanea 2013, rassegna che vede ben sessanta artisti contemporanei esporre le proprie opere in prestigiose locations: gli ipogei della Basilica del Buon Consiglio, le Catacombe di San Gennaro, la Basilica di San Gennaro Extra Moenia, il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’Aeroporto di Capodichino e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte. I 10 finalisti che concorrono all’assegnazione del premio unico da 3.000 euro sono: Melania Acanfora, Martina Di Fenza, Merethe Duvholt, Simone Frattini, Hermes Lacatena, Giovanni Marotta, Fabrizio Monsellato, Angelo Montefusco, Daniela Raffaele, Salvatore Ricci.

Inaugurazione Giovedì 12 dicembre ore 12.30

Museo dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte
via Moiariello, 1 - Napoli



Messaggio di Gino il giovedì 12 dicembre 2013 alle 09:50   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 12 dicembre 2013 al 6 febbraio 2014
Rori Palazzo / Simon Brann Thorpe

Rori Palazzo - Dream #1 - courtesy dell'artista
 [Vedi la foto originale]
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Eventi in corso nei dintorni

La galleria PrimoPiano e il Premio Arte Laguna presentano la doppia personale di Rori Palazzo, vincitore del Premio Speciale Galleria PrimoPiano Arte Laguna edizione 2013 e Simon Brann
Thorpe vincitore del Premio Speciale Galleria PrimoPiano Arte Laguna edizione 2012
orario: martedì mercoledì e giovedì ore 16-20
dal 9 gennaio al 6 febbraio 2014 solo su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 12 dicembre 2013. ore 19.00
curatori: Antonio Maiorino
autori: Simon Brann Thorpe, Rori Palazzo
note: In collaborazione con Premio Arte Laguna
genere: fotografia, doppia personale


Messaggio di Gino il venerdì 13 dicembre 2013 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
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13/12/2013

Atlas 01

Quartiere Montesanto, Napoli

Arte, Media, Dimensione urbana. Il MAO (Media & Arts Office Onlus) ha organizzato una due giorni di attivita' dedicate all'arte, ai media, ai contesti urbani interessati da pratiche che guardano all'architettura, alla natura ed al paesaggio, alle nuove ecologie economiche e culturali, alla costruzione di comunita' e all'attivismo. In programma presentazioni, mostre, cena e afterlounge musicali.


 

comunicato stampa

La nuova idea di MAO Media & Arts Office ONLUS si chiama ATLAS. Ripartiamo da un atlante, con l’intenzione di condensare traiettorie culturali disperse nella dinamica di un evento laboratorio/brainstorming, un playground di critica e fertilizzazione reciproca. Due intensi giorni di attività dedicate all’arte, ai media, ai contesti urbani interessati da pratiche che guardano all’architettura, alla natura ed al paesaggio, alle nuove ecologie economiche e culturali, alla costruzione di comunità e all’attivismo.
Più che un evento, ATLAS è la messa in moto di un processo: evadere dalla rigida dittatura del format e da istanze culturali di tipo settoriale, incrementare la frammentazione e la contaminazione trasversale tra saperi teorici e pratici, aprendo alla dinamica dell’incertezza e alla scoperta fortuita di nuove idee. Un evento dai confini sfumati in cui diversi livelli di attività interagiscono nello spazio creando flussi di immagini e suoni che si irradiano a partire dal /nel quartiere e nelle reti.
Una performance collettiva, conviviale, aperta all’imprevisto, di attraversamento ed elaborazione della cultura contemporanea.
ATLAS va in scena al Quartiere Intelligente, ex opificio per la produzione di guanti rimasto a lungo abbandonato nella zona di Montesanto a Napoli, un luogo/progetto che oggi si pone come volano per la rigenerazione urbana del quartiere, tra i principali nodi di mobilità intermodale cittadina. Uno spazio in risonanza perfetta con la dinamica processuale di ATLAS, uno spazio in divenire, una zona franca fuori dall’ordinario dove condensare le istanze culturali innovative e attivare nuove dinamiche ecologiche per il futuro urbano.

La partecipazione
Il laboratorio di presentazioni e discussioni è concepito per sfumare il confine tra pubblico e attori presentatori, tra ascolto e partecipazione. Nello spazio dell’evento si sovrappongono e si intersecano tra loro quattro livelli di partecipazione:
I) le visioni, esperienze e pratiche degli artisti, pensatori, teorici e attivisti invitati ad intervenire, rappresentano il punto di partenza per sviluppare le diverse traiettorie concettuali e di discussione che animeranno le giornate;
II) i “provocatori”, attori della cultura invitati per la confidenza con i temi trattati, sono chiamati a ribaltare continuamente i punti di vista e ad alimentare il dialogo sui contenuti e le idee emergenti nei diversi panel;
III) il pubblico (partecipante) è invitato a prendere parte alla discussione e a generare “disturbi” e stimoli che possano far evolvere in maniera inaspettata i dialoghi di ATLAS;
IV) infine, i mediatori/agitatori, nella figura dei quattro curatori del progetto, hanno il compito di tenere viva la discussione, di evitare che l’improvvisa emersione di traiettorie inaspettate faccia perdere di vista la specificità dei singoli focus e di favorire un più ampio coinvolgimento del pubblico.

L’evento è curato da:
Vito Campanelli
Danilo Capasso
Alessandra Cianelli
Francesco Quarto

ATLAS è un evento organizzato da:
MAO Media & Arts Office ONLUS

in collaborazione con
Quartiere intelligente

e con la partecipazione speciale di:
Corso di Nuove Tecnologie per l’Arte (NTA), Accademia di Belle Arti di Napoli.

PROGRAMMA
venerdì 13 dicembre

Presentazioni/dibattiti/brainstorming
Moderatori/agitatori: Vito Campanelli, Danilo Capasso, Alessandra Cianelli, Francesco Quarto.
Provocatori della giornata: Iain Chambers, Lidia Curti, Adriana De Manes, Celeste Ianniciello, Maria Giovanna Mancini, Domenico Mennillo, Leandro Pisano, Lorenzo Romito, Aurora Spinosa, Stefano Taccone, Angela Tecce.

h 16.00 – Saluti e accoglienza

h 16.30 – Galleria Occupata
Galleria Occupata è un’associazione intenta a sperimentare nuove pratiche di produzione della ricerca artistica e teorica.
tags: nuove economie, sistemi culturali, arte contemporanea.
intervengono: Enrico Aresu, Maria Hélène Bertino, Alessandra Ferlito, Alessandro Gagliardo.
www.galleriaoccupata.it/
www.facebook.com/galleriaoccupata

h 17.30 – Bianco-Valente
Luoghi non comuni – Gli artisti Bianco-Valente presentano le loro ultime esperienze di interazione con lo spazio pubblico e la partecipazione.
tags: arte pubblica, pratiche di partecipazione, arte contemporanea, arte e impegno sociale.
intervengono: Giovanna Bianco, Angela Tecce, Pino Valente.
www.bianco-valente.com/

h 18.30 – Quore Spinato
Un progetto a cura di Cyop & Kaf
tags: arte e spazio pubblico, attivismo.
intervengono: Riccardo Rosa e Luca Rossomando (NapoliMonitor).
www.cyopekaf.org/qs/

Proiezioni video
h 20.00 - Quore Spinato
di Cyop & Kaf (2012)
Appunti visivi dai quartieri spagnoli (20 min.)

Cena e afterlounge musicale
h 20.30 – Piatti della tradizione locale cucinati con prodotti biologici.
Ambient soundscaping a cura di Ibtaba.

sabato 14 dicembre

Presentazioni/dibattiti/brainstorming
Moderatori/Agitatori: Vito Campanelli, Danilo Capasso, Alessandra Cianelli, Francesco Quarto.
Provocatori della giornata: Alfonso Amendola, Lidia Curti, Lucio Iaccarino, Andrea Miconi, Adriana Rispoli, Lorenzo Romito.

h 15.30 – Quartiere Intelligente
Un progetto di rigenerazione urbana e culturale per il quartiere e la città.
tags: smart city, ecologia, bioarchitettura, rigenerazione urbana, arte pubblica, microeconomie locali.
intervengono: Aldo Capasso, Cristina Di Stasio, Rocco Lafratta, Adriana Rispoli.
www.quartiereintelligente.it/

h 16.30 – Snap Shooters: L’evoluzione del gesto fotografico
di Vito Campanelli e Marco Cadioli
Un progetto di libro in crowdfunding, una ricerca teorica e visuale sull’evoluzione del gesto fotografico.
tags: gesto fotografico, filosofia della fotografia, crowdfunding.
intervengono: Alfonso Amendola, Antonio Biasiucci, Vito Campanelli.
www.produzionidalbasso.com/pdb_2556.html
www.facebook.com/snapshootersbook/

h 17.30 – Limen. Uno stato di possibilità
di Danilo Capasso
Progetto fotografico sugli spazi residuali.
tags: fotografia urbana, riti di passaggio, paesaggio, spazi residuali.
intervengono: Antonio Biasiucci, Danilo Capasso, Iain Chambers.
www.danilocapasso.eu/

h 18.30 – Spazi Docili
Progetto di arte pubblica ideato e curato da Christian Costa e Fabrizio Ajello.
tags: pratiche urbane, arte pubblica, paesaggio, architettura, design, riciclo, riuso, rigenerazione.
intervengono: Christian Costa, Lorenzo Romito.
www.spazidocili.org/

h 19.30 – Dettofatto Rudere Project
DettoFatto è un collettivo di giovani professionisti che si occupano di design e costruzione di microarchitetture, allestimenti, arredi, scenografie e organizzazione di workshops di design e costruzione collettiva.
tags: pratiche urbane, arte pubblica, paesaggio, architettura, design, riciclo, riuso, rigenerazione.
intervengono: Luigi Greco, Lorenzo Romito.
www.dettofattolab.com/

Proiezioni video
h 20.00 – Detropia
di Heidi Ewing and Rachel Grady
2012 – 85 min – lingua inglese

Cena e party conclusivo
h 21.30 – Piatti della tradizione locale cucinati con prodotti biologici
h 22.30 – Dj set a cura di Danylo

13 e 14 dicembre

Live media
Integrazione dei media a cura di Nuove Tecnologie per l’Arte – Accademia di Belle Arti di Napoli.
Per NTA: Piero Gatto, Franz Iandolo, Maria Giovanna Mancini, Adriana De Manes, Salvatore Manzi, Pasquale Napolitano, Veronica Nasti, Stefano Perna

Diretta streaming su Ustream (l’indirizzo web sarà presto disponibile).

Exhibitions

Sciopero generale a Napoli
a cura di Alessandra Ferlito

Trittico
a cura di Dom Barra (www.dombarra.tumblr.com).

Performance/Irruzioni

Imprevisti
di Paolo Buggiani

Paradigma della necessità di cambiamento. Le tre ecologie
lettura/performance a cura di Alessandra Cianelli e Beatrice Ferrara

Contastorie
redazione cantata degli argomenti della giornata
a cura di Vincenzo De Vita

ATLAS 01 – Open publishing contest
Redazione editoriale aperta e partecipativa
Coordinato da Alessandra Ferlito
Redazione laboratoriale, aperta al contributo del pubblico, che interagisce con attori e accadimenti delle due giornate, per assorbire dalla vita dell’evento stesso i contenuti che successivamente daranno corpo a una pubblicazione cartacea in formato tabloid.

Per candidarsi a partecipare alla redazione scrivere a: alessandra.ferlito@gmail.com

MAO – Media & Arts Office ONLUS
info@mediartsoffice.eu
www.facebook.com/events/655168827868959/
www.facebook.com/pages/MAO-Media-Arts-Office-ONLUS/379433906968?fref=ts
Su Twitter
#ATLAS01

QUARTIERE INTELLIGENTE
Scala Montesanto, 3 (Ingresso dalla Scala Montesanto)
Vico Canalone all’Olivella (Ingresso dal giardino)
80135 – NAPOLI (I)
Ingresso libero e gratuito



Messaggio di Gino il venerdì 13 dicembre 2013 alle 08:51   -  forum administrator-  forum moderator
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13/12/2013

Walking No Tav

Interno5 Start [SanbiagioTheaterandperformingARTs], Napoli

Progetto due.0 - di e con Dario Muratore


 

sintesi del comunicato stampa

Dalle pagine di un fumetto post-adolescenziale a una graphic novel noir, il racconto di un giorno in Val di Susa. Come puo' un ventiseienne attore che gattona tra occupazioni di teatri e piccoli tabu' familiari accorgersi delle fragili fondamenta delle nostre certezze borghesi? Un block-notes e un ingenuo personaggio sono la chiave drammaturgica da cui parte il racconto in soggettiva di un percorso di autodeterminazione, un'azione politica come un rito di passaggio, una presa di coscienza della propria forza, della possibilita' di negare cio' che viene imposto, che sia una madre apprensiva o un sistema corrotto.



Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 10:00   -  forum administrator-  forum moderator
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14/12/2013

Francesca Leone

Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli

CorpoTerra. Francesca Leone ritorna a Napoli, dopo l'esposizione di Castel dell'Ovo nel 2009, e presenta alla citta' 30 opere, parte delle quali inedite, attraverso cui ricostruisce l'evoluzione del suo percorso artistico.


 

comunicato stampa

a cura di Marco Tonelli

Sabato 14 dicembre alle ore 18.00 sarà inaugurata al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli la mostra personale di Francesca Leone, dal titolo CorpoTerra, a cura di Marco Tonelli, con il coordinamento tecnico - scientifico di Maria Savarese, promossa dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli.

Francesca Leone ritorna a Napoli, dopo l’esposizione di Castel dell’Ovo nel 2009, e presenta alla città 30 opere, parte delle quali inedite, attraverso cui ricostruisce l’evoluzione del suo percorso artistico.

Il progetto espositivo è articolato in tre cicli di lavori: il primo rappresentato da Primo Piano, del 2008, una serie di ritratti di uomini che appartengono alla memoria collettiva e che con il loro operato hanno segnato la storia: Lev Tolstoj, Nelson Mandela, cui va ad aggiungersi un omaggio a suo padre, il grande regista Sergio Leone. Secondo Lorenzo Canova, la “Leone sceglie di non rappresentare i ritratti completi dei protagonisti di questo progetto, che sono invece inseriti in una struttura compositiva che dà maggiore energia alla loro profondità espressiva grazie alla soluzione di primissimi piani, che entrano in contatto diretto con la nostra percezione”.

Il secondo ciclo è costituito da Flussi Immobili, del 2010, volti ritratti sotto un flusso d’acqua violento e liberatorio, che, come scrive il curatore Tonelli in catalogo, “sono attimi bloccati che respirano con forza, desiderano, amano, hanno la paura negli occhi mentre una bocca si apre, non per urlare, non per prendere fiato, non per gemere, ma per fermare il tempo, per fermare l’attimo, per affondare nell’esistenza”, e che come precisa Ennio Morricone sono “volti giganteschi che stentano a restare entro i confini della tela si impongono e catturano prepotentemente l’attenzione”.

Il terzo ed ultimo gruppo, infine, è costituito dalle opere più recenti CorpoTerra, in cui l’artista parte dall’immagine fotografica dei paesaggi esplorati durante i suoi frequenti viaggi, ed approda alla costituzione di lavori polimaterici, raffiguranti corpi. Dal profilo di una montagna, dal getto di una cascata, dall'eruzione di un vulcano, Francesca Leone intravede le forme a cui dà corpo e volto ed in cui la sua attenzione si sposta dalla pittura a cui ci aveva abituati, alla ricerca di una sovrapposizione e commistione di materiali diversi, quali cellophane, sabbia, bitume, carta e segatura, utilizzati per dare forma alle proprie emozioni, facendo in modo che la “terra” ed il “corpo”, quindi, diventino il file-rouge che attraversa l’intero percorso espositivo.

Durante la prima settimana di febbraio 2014 sarà presentato al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli il catalogo dell’esposizione pubblicato dalla Casa Editrice “Il Cigno”.

Ingresso gratuito

Catalogo Edizioni “Il Cigno”

Promozione e Ufficio Stampa
Marina Guida marina.guida@libero.it +39 3494666212

Opening Sabato 14 dicembre ore 18.00

Informazioni al Pubblico
PAN | Palazzo delle Arti Napoli 0817958604 - 5 - 3 fax 0817958660
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.30, la domenica dalle ore 9.30 alle 14.30
Il martedì sono chiuse le sale espositive del I e del II piano



Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 10:01   -  forum administrator-  forum moderator
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14/12/2013

Nicola Gobbetto

Galleria Fonti, Napoli

Bread & Cola. In questa mostra l'artista sceglie di rendere omaggio a Rudolf Nureyev in occasione del ventesimo anniversario dalla sua morte. Propone un cortometraggio animato, alcuni dipinti ed installazioni.


 

comunicato stampa

La Galleria Fonti è lieta di presentare Bread & Cola la terza mostra personale in galleria di Nicola Gobbetto.
Per il suo nuovo ciclo di opere Nicola Gobbetto (Milano, 1980) sceglie di rendere omaggio a Rudolf Nureyev in occasione del ventesimo anniversario dalla sua morte.

Il balletto classico è un'estensione del mondo delle fiabe a cui l’artista è da sempre legato e la vita di Nureyev sembra essere uscita da un libro di racconti fantastici: la sua ambizione, disciplina, il suo spirito ribelle, il suo carisma e il suo fascino magnetico lo porteranno ad essere il più grande ballerino del Ventesimo secolo. Personaggio rivoluzionario, Nureyev mise in risalto la figura del ballerino maschile arrivando ad oscurare quella femminile che fino a quel momento era stata indiscussa protagonista.

Nel cortometraggio animato dal titolo Pork Lake, realizzato utilizzando la tecnica di animazione rotoscope e riprendendo le coreografie di Nureyev da filmati d'epoca ricalcandone i passi fotogramma per fotogramma, la principessa/cigno, simbolo per eccellenza del balletto romantico, diventa un porcellino. Gobbetto mette in luce il rapporto conflittuale di Nureyev con la propria partner in scena, il suo pretendere che l’uomo avesse sul palco un ruolo pari a quello della donna perdendo così la funzione di semplice “sostegno” che fino a quel momento aveva avuto. Il video si riferisce esplicitamente alla partecipazione di Nureyev come ospite alla serie televisiva The Muppet Show nel 1978: puntata memorabile in cui il ballerino tartaro danza con una ballerina vestita da Miss Piggy in un costume appositamente realizzato.

Durante le prove per la sua partecipazione al The Muppet Show, la ballerina, mortificata all'interno del goffo costume di Miss Piggy, continuava a cadere per via della scivolosità del parquet così Nureyev suggerì di lavare il pavimento dello studio televisivo con la Coca Cola per renderlo appiccicoso e meno sdrucciolevole.
Partendo da questo episodio Gobbetto realizza Miss Piggy I ❤U, un’installazione che si riferisce proprio alla professionalità ed al perfezionismo di Rudolf Nureyev e si compone di una serie di bottiglie di Coca Cola, un secchio ed una ramazza appoggiati su di un angolo di parquet.

Il dipinto/ritratto su tela Rudy e l'installazione You can't fail!, composta da uno specchio su cui sono riprodotti a stampa gli occhi di Nureyev e da una sbarra per gli esercizi di danza, pongono lo spettatore sotto lo sguardo profondo e austero del ballerino così che lo spettatore è invitato ad esibirsi dinanzi a lui con il timore di essere "bacchettato" dal numero uno

Il dipinto Majesty/Fragility (Possenza/Fragilità) é la reinterpretazione di Nicola Gobbetto del nudo fotografico che Richard Avedon realizzò per Nureyev e in cui viene fuori la possenza di Rudy così come la sua sessualità che lo ha sempre torturato fino all’ autodistruzione.

Lost genetation reinterpreta un'altro scatto fotografico di Richard Avedon, il piede di Rudolf Nureyev: simbolo di tutto il suo controllo, il suo potere, la sua forza. Nel 1993 Il New York Times pubblicò la stessa foto con la dicitura "The Lost Generation", invertendo così tutti i valori che lo scatto fotografico esprimeva.

La scala di paneè la raffigurazione di un sogno confidato da Nureyev all'etoile Carla Fracci: il suo desiderio di tornare in Unione Sovietica. Nel sogno Rudolf saliva una scala fatta di fette di pane, simbolo delle sue origini umili, e in cima alla scala si trovava sua madre piangente. Nella stampa fotografica di Nicola Gobbetto, ad aspettare Nureyev in cima alla scala di pane c’è la sua insegnante di danza, la sua seconda madre, colei che lo ha formato ed educato. L’opera è un riferimento ad un documento-video in cui Rudy, una volta rientrato finalmente in patria dopo 25 anni di esilio per alto tradimento, su invito personale di Gorbaciov, riesce a far visita alla sua insegnante di danza, ormai centenaria, Anna Udaltsova.

Immagine: Il mago, 2010, legno, plastica, dimensioni variabili

Inaugurazione 14 dicembre ore 11.00

Galleria Fonti
via Chiaia, 229 Napoli 80132
dal martedì al sabato ore: 12-19
o su appuntamento



Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 10:01   -  forum administrator-  forum moderator
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14/12/2013

Due Eventi

Museo Hermann Nitsch - Fondazione Morra, Napoli

I poeti leggono i poeti e Film d'Artista. In occasione della Notte D'Arte la Fondazione Morra presenta una serata dedicata alla poesia sperimentale e visiva degli artisti del Gruppo 63, a cui segue la proiezione di film d'artista.


 

comunicato stampa

Sabato 14 dicembre 2013, in occasione della Notte D’Arte, dalle ore 16:00, presso la sala conferenze del Museo Nitsch, la Fondazione Morra presenta Gruppo 63/50 anni: i poeti leggono i poeti, una serata dedicata alla poesia sperimentale e visiva degli artisti del Gruppo 63, a cui seguirà la proiezione di film d’artista, a cura di Giuseppe Morra e Tommaso Ottonieri.

Nel 1963 poeti, scrittori, critici e studiosi, e con essi musicisti e artisti visivi di varia tendenza ed estrazione, si incontrarono a Palermo animati dal rifiuto del panorama culturale allora dominante, spinti dal desiderio di sperimentare nuove forme di espressione, fuori dagli schemi e dalle abitudini di linguaggio allora consolidate. Le intenzioni del Gruppo 63, tale il nome scelto dagli artisti, erano quelle di interpretare un paese nuovo che esigeva nuove parole, nuove forme, nuovi suoni, di lasciare al macero un passato provinciale, cinico, bigotto, fatto di compromessi e sopraffazione, egoismo e cialtroneria, di attingere alle nuove idee e energie che si sviluppavano dovunque in un mondo in trasformazione, e suscitarne.

A suggellare la serie di manifestazioni di respiro internazionale susseguitesi per celebrare questa importante ricorrenza, Napoli, da sempre fra le capitali vive delle avanguardie e delle contaminazioni artistiche, rende il suo omaggio al Gruppo e a quel che attraverso la sua avventura è stato reso possibile. L'evento organizzato dalla Fondazione Morra si centra sul nesso tra parola e immagine in movimento; presentando, da un lato, le letture di poeti protagonisti di quella esperienza (N. Balestrini, G. Niccolai) o che, di generazione successiva, in modi diversi e autonomi si rapportano a essa e che qui a essa rendono il loro omaggio, prestando la loro voce alle parole di quel tempo; dall’altro, la colonna visiva di artisti che impressero su pellicola le loro nuove e scardinanti visioni: e sarà da ricordare che appunto a Napoli, poco più in là, nel '67, sull'onda delle innovazioni suscitate dal Gruppo, sarebbe nata l'esperienza della Cooperativa Cinema Indipendente. Completa il programma un ampio dibattito, occasionato anche dalla ripresentazione editoriale di testi capitali del Gruppo: al dibattito partecipano, fra gli altri, artisti e teorici che lo fondarono; e infine, protagonista un attore di riconosciuto talento (Lino Guanciale), una lettura scenica di un monologo datato giusto a quel 1963, proveniente da un autore (come G. Manganelli) inclassificabile e dunque esemplare di quella grande, e forse irripetibile, stagione.

Programmazione:

Ore 16.00: Proiezioni di Film d’artista: a partire dal Gruppo 63, a cura di Paolo Bertetto, pellicole di G. Baruchello, A. Grifi, U. Nespolo, A. Leonardi, M. Schifano, L.M. Patella, T. De Bernardi. La sequenza delle proiezioni sarà introdotta da Mario Franco.

Ore 18.15: Presentazione-dibattito sui libri Gruppo 63 - L’antologia a cura di Nanni Balestrini e Alfredo Giuliani. Critica e teoria a cura di Renato Barilli e Angelo Guglielmi, ed. Bompiani, Il romanzo sperimentale: Palermo 1965/Gruppo 63 a cura di Nanni Balestrini, seguito da Col senno di poi a cura di Andrea Cortellessa, ed. L’Orma - Fuori Formato; inserto speciale per i 50 anni del Gruppo 63 in Alfabeta2 (numero di novembre-dicembre).

Partecipanti: Nanni Balestrini, Andrea Cortellessa, Angelo Gugliemi, Mario Franco, Tommaso Ottonieri, Andrea Viliani.

Ore 19.45: I poeti leggono i poeti. Letture e omaggi di Mariano Baino, Bruno Galluccio, Giovanna Marmo, Tommaso Ottonieri, Gilda Policastro, Gian Paolo Renello, Federico Sanguineti, con la partecipazione di Nanni Balestrini e Giulia Niccolai (testi di N. Balestrini, C. Costa, A. Giuliani, G. Niccolai, E. Pagliarani, A. Porta, A. Rosselli, E. Sanguineti, A. Spatola, P. Vicinelli).

Ore 21.30: Iperipotesi di Giorgio Manganelli: lettura scenica di Lino Guanciale.

Ore 22.00: Proiezioni Film d’artista: a partire dal Gruppo 63:

Gianfranco Baruchello, Alberto Grifi, Verifica incerta (1964, 30’)
Alfredo Leonardi, Living and Glorious (1965, 21’)
Ugo Nespolo, La galante avventura del cavaliere dal lieto volto (1966-67, 9’)
Ugo Nespolo, Buongiorno Michelangelo (1969, 11’)
Mario Schifano, Reflex (1964, 8’)
Mario Schifano, Vietnam (1967, 3’)
Alberto Grifi, Dodici ore No stop (1967, estratto 15’)
Luca Maria Patella, Terra animata (1967, 7’)
Tonino De Bernardi, A Patrizia: l'irrealtà ideale, l'oggetto d'amore (1970, estratto 12’)

Le proiezioni continueranno, dal 16 al 20 dicembre 2013, dalle ore 16:30, con ingresso al museo biglietto ridotto € 5,00.

Il programma verrà integrato con i seguenti film:

G. Baruchello, Tre lettere a Raymond Roussel (1969, 28’), L.M. Patella, SKPM2 (1968, 23’), Vedo, Vado! (1969, 15’), T. De Bernardi, Il mostro verde (1967, 28’) e l’intera proiezione di A Patrizia (1970, 59’)

Museo Nitsch
vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
Orario evento: dalle 16 alle 22
Ingresso libero



Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 10:02   -  forum administrator-  forum moderator
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14/12/2013

Jonatah Manno

Museo Apparente, Napoli

Dimethyltryptamine. Tre disegni e una scultura site-specific. La sua produzione ruota attorno al tema delle istanze sociali e culturali che l'uomo edifica per sopravvivere come attore coerente.


 

comunicato stampa

Il linguaggio assunto nel lavoro di M. sviluppa tematiche che ruotano intorno la posizione esistenziale e antropologica dell'esperienza dell’individuo in quanto soggetto storico; specificamente in relazione alle istanze sociali e culturali che l'uomo edifica per sopravvivere come attore coerente. Questa ricerca si interroga sulla necessità delle convenzioni logico-cognitive che sono state inventate lungo il corso della storia, necessarie per controllare la materia e il circostante. Uno studio “antroposofico” che, attraverso il lavoro dell'arte, propone vie di fuga comunicative in cui l'opera si propone come generatore di significanti. Il progetto intende soddisfare molteplici necessità che l'opera richiede, introducendo nella sua trama entrambe le facce della stessa medaglia, un’arma a doppio taglio, il pomo della discordia. Un’organizzazione che permette un approccio intellegibile a più livelli, una sorta di motore che diffonde le energie in maniera circolare e gestisce in se i suoi opposti unendo forma e sostanza.
In occasione della mostra per il Museo Apparente J.M. presenta una serie di lavori dal titolo Dimethyltryptamine, tre disegni e una scultura site specific. Le opere presentate dialogano organicamente tra di loro definendo un impianto teorico comune che procede circolarmente. Il titolo offre il pretesto per focalizzare l’attenzione sullo scarto residuo che da Cartesio in poi è prodotto dall’individuo singolo o collettivo nel relazionarsi con l’ambiente, legiferare il mondo manifesto e concepire l’idea di progresso. L’opera analizza, mediante l’impiego di materiali e l’utilizzo di forme che sono parte di un’equazione semiotica, il relativismo del metodo che le società moderne hanno assunto per giustificare l’esistenza. Il DMT è una droga allucinogena presente in molte piante ma paradossalmente è contenuta anche nel fluido cerebrospinale dell’essere umano, tale miracolo è il punto di partenza per una analisi sul senso di smarrimento e parzialità delle cangianti visioni sul mondo reale della società e dei numerosi fallimenti che genera.

Inaugurazione 14 dicembre

Museo Apparente
vico Santa Maria Apparente, 17 - Napoli
Su app.



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14/12/2013

Notte d'arte 2013

Diverse sedi, Napoli

La Cultura delle Differenze. Eventi musicali, performance, iniziative culturali, percorsi enogastronomici


 

sintesi del comunicato stampa

Sabato 14 Dicembre il centro storico di Napoli ospitera' la seconda edizione della Notte d'Arte: eventi musicali, performance, iniziative culturali, percorsi enogastronomici svilupperanno una visione multiculturale inedita. Musei, chiese, Complessi Monumentali, il Conservatorio di Napoli, l'Accademia di Belle Arti, saranno aperti al numeroso pubblico che vorra' godere della bellezza dei luoghi cullato dalla storia e accompagnato dalle luci delle attivita' commerciali. Questa iniziativa, idea della Municipalita' 2, e' stata resa possibile grazie alla partecipazione degli artisti coinvolti.



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14/12/2013

Campanelli che sottolineano i saltelli

Museo di Capodimonte, Napoli

Performance nel cortile del museo nell'ambito della rassegna Effetto Museo


 

sintesi del comunicato stampa

Performance nel cortile del museo nell'ambito della rassegna Effetto Museo (ideata da Pino Miragli) come momento conclusivo del parcorso dell'arte che partira' alle 11.30 dalla sala dei Manifesti Mele. La performance, a cura di Studio Zud, e' interpretata da Raffaele De Martino, Sonia Di Gennaro e Sabrina D'Aguanno. Ingresso al museo con visita guidata 10 euro.



Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 18:06   -  forum administrator-  forum moderator
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LE SETTE LUNE

“il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.” (I. Kant) 

Lavori ad olio, acquarello e tecnica mista di Ludovico M. Fusco

In mostra presso la Domus Ars in via S. Chiara 10 C a Napoli dal 19 dicembre 2013 fino al 6 gennaio 2014.

Giovedì 19 dicembre alle 18,30 inaugurazione della mostra con l’intervento di Francesco Villani al pianoforte con “frammenti di jazz”

Patrocinio del Comune di Napoli e del Comune di Pozzuoli.

Ad aprile 2014 la mostra sarà al Rione Terra di Pozzuoli.

Catalogo a cura di Anna Gianfrano ed. Giannini editori

Organizzazione e produzione Your Events


Sette è il numero delle lune, come i colori dell’arcobaleno, le note  musicali e come le stelle della costellazione dell’Orsa maggiore. 

Fin dall’antichità Il numero Sette è stato considerato un numero magico, misterioso e simbolico; gli antichi babilonesi riconoscevano in astrologia sette pianeti e dividevano il mese lunare in cicli di sette giorni; per gli antichi Egizi il Sette rappresentava il Cosmo e Platone  lo definiva “anima mundi”.

I “trittici” hanno come fondamento il numero Tre, simbolo della conciliazione per il suo valore unificante; il triangolo, sua espressione geometrica, è costituito da due punti separati nello spazio che si uniscono in un terzo punto.

Ancora il Ventuno (21=7x3) nella numerologia raffigura il tema del cammino umano ed è considerato, in ambito religioso, il numero della perfezione essendo il prodotto di due numeri sacri i 7 ed il 3. 

La struttura della mostra si basa sulla esposizione di Sette oli di cm. 120x120, Un  Trittico ad olio di cm. 200x300, Tre acquarelli di cm. 103x103 e Ventuno lavori a pastello e ad acquarello di piccolo formato (cm. 57x57).

Ma al di là della numerologia, dell’esoterismo, della religione, dei significati simbolici, acquistano centralità la Ragione e la Legge morale poste al centro della propria riflessione da Kant, il filosofo dell’Illuminismo.

Kant è il filosofo della Ragione contro il Pregiudizio…, della  Ragione e della Legge morale…. Il mondo fisico è governato da un sistema di cause ed effetti, quindi dalla Necessità; esiste un mondo altro contraddistinto dalla Libertà, in cui noi, esseri liberi, non abbiamo vincoli; un mondo, quindi, profondamente permeato dalla necessità della Responsabilità, responsabilità riguardo alle nostre scelte individuali.

 I dipinti esposti alludono ed evocano, attraverso immagini,  temi, suggestioni, riflessioni che dovrebbero tornare ad essere centrali nella nostra attualità. 


roberto lucci
ye - your events
3480348822


Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 18:16   -  forum administrator-  forum moderator
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Albero-Scultura, Giuseppe Pirozzi, 2013

 

Domenica 15 dicembre 2013 alle ore 17.30, nella seicentesca Chiesa di S. Maria della Stella di Castronuovo Sant'Andrea, per iniziativa della Pro Loco e del MIG - Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale "Alessandro Appella", si ripete il consueto appuntamento natalizio con i "Presepi d'artista", che dal 1995 si muove da Trieste a Palermo, ma trova nel piccolo paese lucano la sede ideale per la suggestiva ambientazione e la particolare atmosfera. Quest’anno tocca al Presepe dono dell’artista napoletano Giuseppe Pirozzi, formato da 36 formelle in terracotta, tutte di cm 33x33, dispiegate sul tondo simile a una volta celeste rovesciata, con al centro, librate verso l’alto, le braccia aperte del Bambino, il volto estatico della Madonna e quello adorante di Giuseppe, apparecchiano doni, simboli, perle di saggezza, annunci, preghiere, inviti: Non temete, oggi nella città è nato il vostro Salvatore.

Il presepe è accompagnato da una serie di terrecotte degli ultimi anni, esposte al MIG, e da un volumetto, pubblicato dalle Edizioni della Cometa, con un testo di Giuseppe Appella e una preghiera al Bambino Gesù che Giuseppe Pirozzi leggerà la sera dell’inaugurazione.

 

Martedì 17 dicembre 2013 alle ore 17.30 si ripete il consueto appuntamento con il Natale al MUSMA - Museo della Scultura Contemporanea Matera: artisti di diverse generazioni danno la propria interpretazione dei due simboli per eccellenza delle festività natalizie, il Presepe e l’albero. Quest'anno Giuseppe Pirozzi è tra gli artisti invitati alla realizzazione di uno degli albero-scultura che saranno dislocati nei cortili, negli ipogei e nelle sale del piano nobile di palazzo Pomarici. Il percorso segnato dai presepi e dagli alberi di Natale sarà accompagnato e reso ancora più magico da musiche e letture degli allievi del Conservatorio di Matera.

 

Auguri di Buon Natale,

Giuseppe Pirozzi



Messaggio di Gino il sabato 14 dicembre 2013 alle 18:32   -  forum administrator-  forum moderator
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SPAZI D'ARTE :DOVE LA MUSICA DUETTA CON L'ARTE A NATALE

 

Si aprirà con il concerto del South Sky Cello Ensemble domenica 15 dicembre la rassegna “Spazi d’arte: dove la musica duetta con l’arte a Natale” organizzata dalla Provincia di Benevento, in collaborazione con la cooperativa ArteViva.  Nello splendido spazio della Sala del Crocifisso della Rocca dei Rettori, a partire dalle ore 19.00 le note calde ed avvolgenti dei quattro violoncellisti – Gianluca Giganti, Sergio De Castris, Emilio Mottola e Alberto Senatore – duetteranno con lo spazio artistico attraverso le note di Bach, Mozart, Vivaldi, Grieg e Wagner. Un ensemble giovanissimo, nato da un’idea progettuale di Gianluca Giganti -  docente di violoncello presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento e Primo Violoncello del Teatro San Carlo di Napoli - che ha scelto e adattato alla formazione assolutamente insolita del quartetto di violoncelli un programma che si sposa pienamente con la storia culturale e artistica della Rocca e che mette in luce la bellezza delle sonorità dei violoncelli. La grande maestria di un violoncellista di chiara fama e dei suoi migliori allievi, dunque, uniti dalla convinzione che il suonare insieme sia una grande opportunità di crescita umana e culturale oltre che di divertimento. Apprezzato per la originalità della formazione e per la proposta musicale, il gruppo è stato invitato a tenere concerti da autorevoli istituzioni in prestigiose location, come la sala di rappresentanza della Camera di Commercio di Avellino, dove ha inaugurato la XVI edizione della rassegna di musica da camera della associazione Euterpe, e Villa d'Este, in occasione della VII edizione del Festival Jeux d'Art.

A introdurre il concerto sarà un momento illustrativo sulla storia della Rocca dei Rettori, uno dei maggiori monumenti della città di Benevento: dalla sua fondazione ad oggi verranno messi in luce la bellezza disarmonica del castello e il suo fascino, che colpiscono fin dal primo sguardo. Addentrandosi nei secoli di storia di cui è permeata, si cercherà di avvicinarsi alla Rocca quale testimone della prosperità e dei conflitti che hanno caratterizzato la storia della città.

Valore aggiunto alla serata sarà la possibilità di visitare negli stessi spazi la mostra “Territorio indeterminato” la prima concept exhibition antologica dedicata al maestro Gianni De Tora, esponente dell'astrattismo geometrico e co-fondatore del gruppo “Geometria e Ricerca”. La figlia dell’artista, Tiziana, interverrà in apertura per dare un ulteriore segno di quanto l’arte e la musica possano duettare in ogni luogo.

 

 

 



Messaggio di Gino il martedì 17 dicembre 2013 alle 08:53   -  forum administrator-  forum moderator
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17/12/2013

Giuseppe Savarese

Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli

Di mari in mari. Installazione sitespecific, realizzata utilizzando come supporto per l'intervento scatole, scompone e ricompone il corpo della donna per una rinnovata significazione.


 

comunicato stampa

Il segno del figurativismo italiano dialoga con un graffitismo istintivo su venti carte di differente formato, al centro dei lavori una figura femminile traccia una linea sensibile.

Un’installazione site specific, realizzata utilizzando come supporto per l'intervento scatole, scompone e ricompone il corpo della donna per una rinnovata e dinamica significazione.
La ricerca di Savarese è sintesi personale e mai retorica di fonti e memorie passate.

La maniera michelangiolesca del ‘non finito’ come precisa scelta, come se la bozza appena accennata della figura suggerisse la tensione e l’inquietudine insita nella donna.
Il disegno secco, incisivo e tagliente rimanda a Schiele.

Giuseppe Savarese
Architetto ed artista è nato a Vico Equense il 7 marzo 1961 vive e lavora a Napoli, allievo di Rubens Capaldo, Bruno Starita, Renato Barisani e Gianni Pisani.

Inaugurazione 17 dicembre dalle 18 alle 21

PAN Palazzo delle Arti Napoli
Via dei Mille 60, Napoli
Orario: tutti i giorni - escluso il martedì - ore 9,30 - 19,30 - la domenica ore 9,30 - 14,30
Ingresso gratuito



Messaggio di Gino il mercoledì 18 dicembre 2013 alle 09:03   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli () - mer 18 dicembre 2013
ArchiliNea, Incontri contemporanei d'Architettura. Collective Prototypes, Urban Fablab

urban fablab teatro città della scienza
 [Vedi la foto originale]
SPAZIO NEA
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Via Costantinopoli 53
+39 081451358 , +39 (fax), +39
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Eventi in corso nei dintorni

Il 18 dicembre è la volta di Collective Prototypes, incontro che rientra negli eventi "pop up makers" coordinati a Napoli da Urban Fablab.
Si mettono in mostra alcuni dei più recenti progetti collettivi di Urban Fablab: prototipi di architettura e design ecologico co-proget
orario: mercoledì ore 19-21
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 18 dicembre 2013. ore 19.00
curatori: Claudia Oderino
autori: Urban Fablab
genere: architettura, altro


Messaggio di Gino il giovedì 19 dicembre 2013 alle 10:17   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2013

Nunzio Figliolini

Galleria Serrao, Napoli

Profili. Nelle opere Profili, Occhi, Gemelli, Meteore, Quadri sculture e Mio Spazio scorre il percorso dell'artista tra impulsvita' del gesto e canone geometrico, fino alla recente svolta digitale.


 

comunicato stampa

Con la mostra dedicata a Nunzio Figliolini, la Galleria Serrao rende omaggio a uno dei più interessanti e originali artisti dello scenario napoletano dell'ultimo ventennio, la cui impetuosa ricerca formale ed espressiva sembra volersi sottrarre con un processo di anabasi dall'universo conico contemporaneo, per riportarci, simboli archetipici all'origine della nostra cultura, al mistero dell'esistenza della vita oltre lo spazio. Nelle opere Profili, Occhi, Gemelli, Meteore, Quadri sculture, Mio Spazio, scorre il percorso dell'artista tra impulsvità del gesto e canone geometrico, fino ad approdare all'attuale sintesi all'insegna del "digitale". Non sono immagini quelle che ci offre Figliolini, ma frammenti che emergono dall' ombra, apparizioni che sembrano volerci condurre oltre la superfice spessa della realtà quotidiana, opere in dialogo, tra le dimensioni temporali, che parlano con il passato, invitando al futuro e cosi rivelando una nuova e personale linea contemporanea.

PRO-FILI
L'esclusiva comunicazione di quattro profili
che non si toccano, ma si riflettono in superfici satinate e tirate a specchio,
i corpi come spazi di profili girati in movimento su se stessi,
salgono idealmente verso l'alto...
idealizzano l'individuo in una mutata anatomia,
sfida non più il toccarsi, ma il riflettersi psicologico,
l'unica mano sale più in alto,
è ora sopra alla testa.
Il dialogo dei riflessi incannato attraverso il filo luce, cuce e alimenta
una simbiosi empatica, di esclusiva comunicazione.
Nunzio Figliolini

Inaugurazione 19 dicembre ore 18

Galleria Serrao
piazza San Pasquale, 8 - Napoli
Ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 19 dicembre 2013 alle 10:17   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2013

Ludovico M. Fusco

Domus Ars - Chiesa San Francesco delle Monache, Napoli

Le sette lune. Nei lavori a olio, acquarello e tecnica mista, compaiono la Ragione e la Legge morale, temi centrali della riflessione kantiana.


 

comunicato stampa

Sette è il numero delle lune, come i colori dell’arcobaleno, le note musicali e come le stelle della costellazione dell’Orsa maggiore.
Fin dall’antichità Il numero Sette è stato considerato un numero magico, misterioso e simbolico; gli antichi babilonesi riconoscevano in astrologia sette pianeti e dividevano il mese lunare in cicli di sette giorni; per gli antichi Egizi il Sette rappresentava il Cosmo e Platone lo definiva “anima mundi”.

I “trittici” hanno come fondamento il numero Tre, simbolo della conciliazione per il suo valore unificante; il triangolo, sua espressione geometrica, è costituito da due punti separati nello spazio che si uniscono in un terzo punto.
Ancora il Ventuno (21=7x3) nella numerologia raffigura il tema del cammino umano ed è considerato, in ambito religioso, il numero della perfezione essendo il prodotto di due numeri sacri i 7 ed il 3.

La struttura della mostra si basa sulla esposizione di Sette oli di cm. 120x120, Un Trittico ad olio di cm. 200x300, Tre acquarelli di cm. 103x103 e Ventuno lavori a pastello e ad acquarello di piccolo formato (cm. 57x57).
Ma al di là della numerologia, dell’esoterismo, della religione, dei significati simbolici, acquistano centralità la Ragione e la Legge morale poste al centro della propria riflessione da Kant, il filosofo dell’Illuminismo.
Kant è il filosofo della Ragione contro il Pregiudizio…, della Ragione e della Legge morale…. Il mondo fisico è governato da un sistema di cause ed effetti, quindi dalla Necessità; esiste un mondo altro contraddistinto dalla Libertà, in cui noi, esseri liberi, non abbiamo vincoli; un mondo, quindi, profondamente permeato dalla necessità della Responsabilità, responsabilità riguardo alle nostre scelte individuali.

I dipinti esposti alludono ed evocano, attraverso immagini, temi, suggestioni, riflessioni che dovrebbero tornare ad essere centrali nella nostra attualità.
Ludovico M. Fusco nato a Castelnovo ne’ Monti (RE) nel 1946, architetto, vive a lavora a Napoli dove insegna Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura dell’Ateneo Federico II.
Dal 2001 è componente del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica della Facoltà di Architettura di Palermo.
Suoi lavori ad acquarello sono pubblicati in:
Agostino Bossi (a cura di), Identità e valori insediativi tra conservazione e innovazione, edizioni VPOINT, Napoli, 2008.
Benedetto Gravagnuolo, NAPOLI dal NOVECENTO al FUTURO, Architettura, design e urbanistica, electa napoli, 2008, Napoli.
Jolanda Capriglione, LO SGUARDO MIMETICO, per una storia eterodossa dell’idea di rappresentazione, Edizioni dell’Ippogrifo, Salerno, 2009.
Jolanda Capriglione (a cura di), Fedro, Segni arti grafiche, Caserta, 2010.
Suoi cataloghi fanno parte della collezione di cataloghi di arte contemporanea della Biblioteca Thomas J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York.

Mostre recenti:
2011 Invarianti Vesuvi, mostra personale, lavori su carta e su tela, ex Asilo Filangieri, Napoli. Catalogo: Anna Gianfrano (a cura di), GIANNINI EDITORE, Napoli.
2011 Arte Padova 2011, Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea. 22° edizione.
2012 Luci, Colori e Forme del Terzo Millennio, mostra collettiva, Centro d’Arte San Vidal, Venezia.
2012 Mostra mercato di arte contemporanea accessibile, Padova.
2012 Una frase un rigo appena, mostra collettiva, Penguin Café, Napoli.
2013 Linee artistiche a confronto, Galleria La Pigna, Roma.
2013 Natale a Napoli 201, mostra collettiva Galleria d’Arte Chiatamone 57, Napoli

Inaugurazione Giovedì 19 dicembre alle 18,30 con l’intervento di Francesco Villani al pianoforte con “frammenti di jazz”

Domus Arts
via S. Chiara 10c, Napoli
tutti i giorni 10-19
Ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 19 dicembre 2013 alle 10:18   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2013

Francesca Romei e Mariella Siano

Galleria Tiziana Di Caro, Salerno

A very special project about ceramic. I lavori hanno in comune la volonta' del recupero della tradizionale lavorazione tipica del territorio campano.


 

comunicato stampa

a cura di Antonello Tolve

La Galleria Tiziana Di Caro è felice di presentare “A very special project about ceramic”, un progetto che include la produzione più recente di Francesca Romei e Mariella Siano. La mostra, a cura di Antonello Tolve, inaugura giovedì 19 dicembre 2013 alle ore 19:00.

Seppur diversi esteticamente i lavori esposti hanno in comune la volontà del recupero della tradizionale lavorazione tipica del nostro territorio, mediata da un filtro modernista che in un caso si accentua nella resa delle forme, nell'altro in quella cromatica.

Entrambe nate a Salerno, Francesca Romei e Mariella Siano hanno in comune l'attaccamento al proprio territorio, nell'intento di “ … rifondare l'immaginario collettivo mediante atmosfere plastiche in cui l'arcaico si fonde con [… l'attualità”.

Dopo un Master in Ceramic design alla Staffordshire University in Gran Bretagna, Francesca Romei è tornata in Italia, nell'intento di dedicarsi al design auto prodotto, eludendo la produzione seriale, e insistendo sulle forme, al contempo diversificando le decorazioni, in modo da consentire una costante evoluzione degli oggetti. L'attenzione per lo sviluppo delle forme, il recupero di manufatti in disuso, nonché una resa elegante dei materiali sono la caratteristica della sua pratica, che nel caso della mostra si concentra in diversi sviluppi tematici. I tre vasi – Senza titolo I, II, III – conservano la loro specificità oggettiva, seppure partendo da una forma che deriva da altro. Essi infatti si forgiano sulle cupole della costiera amalfitana, che sono capovolte e rimpicciolite. Partendo dal rovesciamento della figura, Romei ribalta la funzione dell'oggetto. La fisionomia dei paesi costieri diventa il motivo di una installazione angolare, Coastal Village, in cui ancora una volta la resa ridimensionata si adegua ad una piccola porzione di spazio, conservando la struttura evocativa, caratteristica dell'oggetto. I Vasi Comunicanti sono, infine, piccole installazioni a parete, che nascono da un'idea dissacratoria, che si sviluppa nella privazione della funzione specifica di un oggetto. In tal senso le tradizionali “acquasantiere” sono trasformate in sculture, ovvero elementi di contemplazione, privi di alcuna utilità se non puramente estetica.

Mariella Siano ha approfondito lo studio della tradizione ceramica trasferendosi a Londra, dove ha studiato al Central St. Martin. Al suo ritorno a Salerno ha aperto un laboratorio, dedicandosi all'analisi delle forme organiche di origine marina, vegetale, animale. Il suo interesse per le variabili cromatiche e per le iridescenze ad esse connesse, ha fatto sì che approfondisse lo sviluppo degli smalti, dando vita ad uno stile singolare e riconoscibile. Per questa mostra Siano abbandona i suoi consueti temi e si dedica allo sviluppo di un lavoro sulla parola, traducendo in installazioni a parete realizzate in ceramica colorata, delle asserzioni scritte da Giovanni Loria. Siano prende in prestito alcune delle frasi da lui composte attraverso assonanze ed equazioni di parole, che nascono da cortocircuiti derivanti da parole simili, e dal conseguente sviluppo dei concetti ad esse connessi. La parola è trattata al pari dei segni grafici, segmenti che nel loro complesso trasferiscono significati e idee passando sempre per l'aspetto formale: Spezzo legami pezzi di lego da rami, umani impigliati negli ami. Ami?, oppure Ideali = idee con le ali, sono alcune delle locuzioni scelte, che scorrono nello spazio interno ed esterno della galleria, in giochi enigmistici di dubbia soluzione.

Inaugurazione: giovedì, 19 dicembre 2013, ore 19:00

Galleria Tiziana Di Caro
via delle Botteghelle, 55 - 84121 Salerno
Orari: dal martedì al sabato, dalle 15:00 alle 20:00 o su appuntamento



Messaggio di Gino il giovedì 19 dicembre 2013 alle 10:19   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2013

Peso alle Immagini

Studioventuno Tattoo & Art Gallery, Salerno

18 artisti tra illustratori, pittori, grafici e street artist, italiani e stranieri, si sono confrontati con la pratica artigianale della ceramica.


 

comunicato stampa

Studioventuno Tattoo & Art Gallery esce un po’ dal seminato questa volta. Pur restando nell’ambito della illustrazione che ci piace, cambia il supporto.

Dopo le tappe di Napoli, Bologna, Fano e Urbania, Peso alle Immagini sbarca a Salerno.
Peso alle Immagini è un progetto curato da Pierfrancesco Solimene e Rosario Vicidomini che mira a creare una commistione tra il disegno contemporaneo e la centenaria tradizione della ceramica salernitana.

I giovani artisti coinvolti (diciotto tra illustratori, pittori, grafici e street artists, italiani e stranieri) si sono confrontati con la pratica artigianale della ceramica nel corso di sei workshop svolti, nell'estate 2012, presso il laboratorio Solimene Art, a Cava dei Tirreni.

Lo scambio tra competenze artistiche e tecniche, nonché tra diversi approcci culturali, ha generato un confronto tra immaginari che segue idealmente la scia delle contaminazioni avviate nel "periodo tedesco" vietrese, tra gli anni Venti e la seconda guerra mondiale, quando l'arrivo di artigiani e creativi stranieri nelle fabbriche di ceramica salernitane lasciò una traccia ancora oggi visibile nei colori e nei temi decorativi delle ceramiche tradizionali. In quel periodo, pittori, illustratori, artigiani in senso ampio, approcciandosi liberamente alla ceramica, seppero creare, in primitiva semplicità, un'arte autentica che traeva ispirazione dalle suggestioni territoriali. Erano stranieri, per lo più di origine tedesca, che, attratti dall'esotismo della costiera amalfitana, vennero a lavorare nelle fabbriche di ceramica salernitane. Oggi, partendo da questo esempio, in un contesto storico in cui la fruizione delle immagini avviene, per la quasi totalità, attraverso internet ed in cui l'immaterialità comoda va di pari passo con una sempre maggiore superficialità, ridare peso e corpo alle cose è semplicemente una necessità.

In esposizione le opere realizzate da:
Luca Caimmi, Mara Cerri, Cyop&Kaf, Anna Deflorian, DEM, Anton Engel, Lilli Gärtner, Magda Guidi, Eva Montanari, Marino Neri, Guido Pigni, Cristina Portolano, Beatrice Pucci, Sylvie Ringer, Marco Smacchia, Alice Socal, Marco Tabilio, Luca Vagnini.

Ulteriori informazioni su:

19/12/2013

Peso alle Immagini

Studioventuno Tattoo & Art Gallery, Salerno

18 artisti tra illustratori, pittori, grafici e street artist, italiani e stranieri, si sono confrontati con la pratica artigianale della ceramica.


comunicato stampa

Studioventuno Tattoo & Art Gallery esce un po’ dal seminato questa volta. Pur restando nell’ambito della illustrazione che ci piace, cambia il supporto.

Dopo le tappe di Napoli, Bologna, Fano e Urbania, Peso alle Immagini sbarca a Salerno.
Peso alle Immagini è un progetto curato da Pierfrancesco Solimene e Rosario Vicidomini che mira a creare una commistione tra il disegno contemporaneo e la centenaria tradizione della ceramica salernitana.

I giovani artisti coinvolti (diciotto tra illustratori, pittori, grafici e street artists, italiani e stranieri) si sono confrontati con la pratica artigianale della ceramica nel corso di sei workshop svolti, nell'estate 2012, presso il laboratorio Solimene Art, a Cava dei Tirreni.

Lo scambio tra competenze artistiche e tecniche, nonché tra diversi approcci culturali, ha generato un confronto tra immaginari che segue idealmente la scia delle contaminazioni avviate nel "periodo tedesco" vietrese, tra gli anni Venti e la seconda guerra mondiale, quando l'arrivo di artigiani e creativi stranieri nelle fabbriche di ceramica salernitane lasciò una traccia ancora oggi visibile nei colori e nei temi decorativi delle ceramiche tradizionali. In quel periodo, pittori, illustratori, artigiani in senso ampio, approcciandosi liberamente alla ceramica, seppero creare, in primitiva semplicità, un'arte autentica che traeva ispirazione dalle suggestioni territoriali. Erano stranieri, per lo più di origine tedesca, che, attratti dall'esotismo della costiera amalfitana, vennero a lavorare nelle fabbriche di ceramica salernitane. Oggi, partendo da questo esempio, in un contesto storico in cui la fruizione delle immagini avviene, per la quasi totalità, attraverso internet ed in cui l'immaterialità comoda va di pari passo con una sempre maggiore superficialità, ridare peso e corpo alle cose è semplicemente una necessità.

In esposizione le opere realizzate da:
Luca Caimmi, Mara Cerri, Cyop&Kaf, Anna Deflorian, DEM, Anton Engel, Lilli Gärtner, Magda Guidi, Eva Montanari, Marino Neri, Guido Pigni, Cristina Portolano, Beatrice Pucci, Sylvie Ringer, Marco Smacchia, Alice Socal, Marco Tabilio, Luca Vagnini.

Ulteriori informazioni su:
www.pesoalleimmagini.blogspot.it

Inaugurazione 19 dicembre ore 19.30

Studioventuno Tattoo & Art Gallery
via delle Botteghelle, 30 - Salerno
mar- sab 15.30 -20.30 o su appuntamento


www.pesoalleimmagini.blogspot.it

Inaugurazione 19 dicembre ore 19.30

Studioventuno Tattoo & Art Gallery
via delle Botteghelle, 30 - Salerno
mar- sab 15.30 -20.30 o su appuntamento



Messaggio di Gino il giovedì 19 dicembre 2013 alle 10:20   -  forum administrator-  forum moderator
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Salerno - dal 19 al 24 dicembre 2013
shining

shining
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ART.TRE
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Via San Bonosio (84121)
info@art-tre.it
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"SHINING” è una “luccicante” sintesi di due semplici idee. L'esposizione di oggetti di design luminoso, realizzati da Lycourgos Lambrinopoulos, attraverso la tecnica del riciclo di oggetti usati e una installazione sensoriale a cura di Francesco Carbone in collaborazione con Munsha.
orario: giovedì ore 20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 19 dicembre 2013. ore 20.00
autori: Francesco Carbone, Lycourgos Lambrinopoulos
genere: design, arte contemporanea, altro


Messaggio di Gino il giovedì 19 dicembre 2013 alle 19:37   -  forum administrator-  forum moderator
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Il calendario è stato realizzato da dodici fotografi emergenti Napoletani, che hanno inserito una foto ciascuno per ogni mese dell'anno. Come avete potuto notare le meravigliose scale di Napoli sono le protagoniste del calendario intitolato:

"LA RISALITA".
Il concept si propone come momento di riflessione sulle problematiche della nostra splendida città ma con uno sguardo ottimista e propositivo incentrandosi appunto su il concetto di

RISALITA di Napoli.

 



Messaggio di Gino il venerdì 20 dicembre 2013 alle 09:27   -  forum administrator-  forum moderator
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20/12/2013

Due mostre

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

"Eroica/Antieroica: una retrospettiva" e' un'ampia antologica della produzione di Vettor Pisani, da sempre impegnato nell'individuazione di un'ideale coesione fra pensiero, azione e opera. Secondo capitolo del progetto "Per_formare una collezione", dedicato alla presentazione progressiva della collezione permanente del Madre.


 

comunicato stampa

Per_Formare una collezione #2

fino al 20 gennaio 2014

Attraverso la presentazione di nuove opere di artisti italiani e internazionali, questo secondo capitolo si aggiunge al precedente (Per_ formare una collezione #1), approfondendone alcuni temi e inaugurandone di nuovi. L’allestimento comprende sia nuove produzioni che opere storiche, spesso realizzate o mostrate a Napoli e in Campania a partire dagli anni sessanta del secolo scorso fino agli anni più recenti.

Intorno a uno degli assi su cui si articolava il primo capitolo (il ruolo del linguaggio come elemento fondamentale della riflessione artistica), si aggregano nuove opere (tra cui opere di alcuni artisti concettuali come Vincenzo Agnetti, Robert Barry, Douglas Huebler).

In questo secondo capitolo viene inoltre approfondita l’attenzione verso la relazione fra attività artistica e sfera sociale già affrontata nel primo capitolo: come nelle edizioni originali di La rivoluzione siamo noi di Joseph Beuys che si aggiungono a quelle già in collezione, nelle azioni di Piero Gilardi, nell’intervento di Giulia Piscitelli prodotto in occasione della recente personale dell’artista al Madre, o nel video di Eulalia Valdossera in cui un’inserviente interagisce, semplicemente pulendola ed occupandosene, con una colossale scultura dell’imperatore romano Claudio custodita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Particolare attenzione verrà nuovamente data alla relazione fra la sfera dell’arte e quella del teatro e della performance (dalla ricerca di Spazio Libero di Vittorio Lucariello, a cura di Maria Savarese, alle esperienze di Zoo e alle opere e interventi di Gianni Pisani, spingendosi fino alle generazioni successive, come nel caso dell’artista britannico Jeremy Deller). Anche il linguaggio della scultura viene reinterpretato attraverso approcci spiazzanti che affievoliscono l’usuale distanza fra arte e vita adottando una dinamica processuale o immergendosi in una dimensione al limite dell’onirico, come nell’opere che entra in collezione di George Brecht, fra i principali animatori del movimento Fluxus, realizzata a Napoli negli anni Settanta.

Verrà esplorato anche l’utilizzo degli elementi primari (fuoco, acqua, aria, terra) e del materiale più comune (stracci) quali strumenti di una pratica artistica radicale, come nelle opere di Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio o nell’installazione/azione Giardino all’italiana di Gino Marotta. E verrà analizzato il valore artistico dei gesti più semplici, attraverso cui l’artista può produrre e condividere conoscenza, come accade nei libri cuciti di Maria Lai e quelli cancellati di Emilio Isgrò.

Oltre all’allestimento di opere di altri artisti, infine, a seguito della mostra Mario Garcia Torres. La Lezione di Boetti ospitata da giugno a ottobre presso il Madre, un’intera sala sarà dedicata alle opere di due artisti di generazioni differenti posti in dialogo fra loro: Alighiero Boetti e Mario Garcia Torres.

PER_FORMARE UNA COLLEZIONE #2 permette di costruire una collezione in divenire che si articola in molteplici dimensioni: quella di far vivere il museo come luogo di ricerca, approfondimento, confronto, (ri)discussione, partecipazione, quella di raccontare episodi significativi di una storia dell’avanguardia culturale a Napoli, in Italia e nel mondo, e quella di costruire ipotesi su come ripensare le funzioni stesse di un museo d’arte contemporanea oggi, in relazione ad una collezione permanente ma dinamica, attiva, in divenire, soggetta sempre ad ulteriori punti di vista e spunti critici.

La collezione del Madre è vissuta quindi come storia condivisa con la comunità a cui il museo si rivolge e in cui la comunità, facendone parte, si può riconoscere, assumendo lo sguardo degli artisti come chiave di lettura che lega fra loro passato, presente e futuro, tutela della memoria e costruzione di nuova identità. Il progetto mira a declinare una collezione stratificata su più temi, generazioni e approcci, una collezione che, come un organismo vivente, cresce e si articola nel tempo. La formazione progressiva di questa collezione avviene infatti sulla base dell’attività in corso del Dipartimento di Ricerca del museo.

A ogni progetto verranno dedicate delle schede di sala monografiche su ogni singolo lavoro e artista che, raccolte in quaderni successivi, andranno a formare il catalogo in progress della collezione permanente del Madre, pubblicato da Electa.

Il museo Madre prevede anche l’attivazione, nel corso del progetto, di stage, tirocini e borse di studio con le diverse università campane e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, specificatamente dedicate all’approfondimento della collezione storica in progress del museo.

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Vettor Pisani

Eroica/Antieroica: una retrospettiva

Fino al 23 aprile 2014

a cura di Andrea Viliani, Eugenio Viola, Laura Cherubini

Omonimo di un condottiero veneto del Trecento, Vettor Pisani (Bari, 1934- Roma, 2011), la cui famiglia paterna era originaria di Ischia, amava raccontare di essere figlio di un ufficiale della Marina e di una ballerina di strip-tease: fin da questa sua biografia in parte reale in parte fittizia, riscritta “ad arte”, Vettor Pisani si presenta come una figura assolutamente unica. A partire dalla sua prima mostra, nel 1970, alla Galleria La Salita di Roma (Maschile, Femminile e Androgino – Incesto e Cannibalismo in Marcel Duchamp), e poi con la partecipazione ad alcune fra le più importanti mostre degli anni ’70, fra cui Vitalità del negativo nell’arte italiana 1960-70 (1970), Documenta V (1972), Contemporanea (1973-1974), la Settimana internazionale della performance alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1977) e le otto partecipazioni alla Biennale di Venezia a partire dal 1972, Vettor Pisani si è progressivamente rivelato come uno dei testimoni e dei più importanti esponenti della ricerca artistica in Italia a partire dagli anni ’70, nonché un autore fra i più personali e visionari nel panorama artistico della sua generazione. Nella formulazione di provocazioni linguistiche ed estetiche e nell’esplorazione di modalità espressive rivelatesi dense di significato per le generazioni successive, la sua figura ci appare, oggi, radicalmente contemporanea, quella di un vero e proprio precursore che ha saputo unire l’investigazione concettuale all’ironia, il gioco linguistico a quello di ruolo, il mascheramento alla ricerca della verità, la grande Storia alla cronaca più triviale, il sacro al profano, l’arte del passato alle provocazioni del presente.

Tutte le opere di Vettor Pisani si situano sistematicamente non solo oltre i confini che dividono fra loro discipline quali arte, letteratura, teatro, musica, architettura, filosofia, poesia, scienza (comprese le scienze occulte), ma anche al di là dell’idea stessa dell’artista come figura singolare e unitaria, come esemplarmente dimostrato dal riferimento, costitutivo della poetica dell’artista, a figure-simbolo come quelle di Marcel Duchamp, Yves Klein, Joseph Beuys o dalla estesa collaborazione-identificazione fra l’artista e Michelangelo Pistoletto in occasione del progetto Plagio (avviato da Pisani, dopo la partecipazione nel 1970, su invito di Pistoletto, alla mostra curata da Achille Bonito Oliva Amore mio); o, ancora, dalla sua relazione con artisti quali, fra gli altri, Alighiero Boetti e Gino De Dominicis.

Disseminate di triangoli, cerchi e semi-croci, specchi e tavoli, labirinti e piramidi, padiglioni e modellini architettonici, alambicchi e clessidre, pianoforti e violini accostati a busti, manichini, calchi, fusioni di figure religiose come Cristo, la Madonna, gli angeli, o immagini di Edipo e della Sfinge o dell’isola dei morti di Arnold Böcklin, e popolate da un vero e proprio bestiario personale (tartarughe, conigli, galline, scimmie, pesci rossi, lumache, cavie, gatti, pavoni, aquile e piccioni), le opere di Vettor Pisani sono teatri immaginari della memoria e della conoscenza, rappresentazioni filosofiche e conoscitive “della storia moderna dell’Europa” e delle sue contraddizioni, effimere scenografie di questioni morali e quesiti intellettuali imprescindibili quanto insolubili, forme di introduzione alla complessità della speculazione espressa attraverso l’ordinarietà del quotidiano, soglie spazio-temporali fra epoche differenti, codici di comunicazione fra stati o entità opposte (eroe e antieroe; umano e divino; umano e animale; uomo e donna; vita e morte) e, infine, provvisori musei dell’inevitabile distruzione e costante ricostruzione dell’arte, in cui, nella caleidoscopica molteplicità degli artefatti e dei riferimenti dell’artista, le dimensioni della storia e del mito, i generi sessuali, le differenti tradizioni culturali e l’identità stessa dell’artista si fondono in un unicum indefinibile, per statuto critico e consistenza estetica.

Impegnato nell’individuazione e perlustrazione di un’ideale coesione fra pensiero, azione e opera attraverso la costante e multiforme adozione di dispositivi di messa in scena performativi e narrativi, Vettor Pisani sviluppa la sua ricerca senza soluzione di continuità fra le diverse opere, fino quasi a configurare la sua intera produzione (in cui spesso opere precedenti sono riutilizzate per creare nuove opere) come un’unica opera d’arte totale in costante metamorfosi, una poderosa messa in scena spettacolare, un’enciclopedica teoria/pratica del pensare/fare arte tanto difficile da definire in modo lineare, quanto entusiasmante da ripercorrere nel suo labirintico ritorno ai suoi nuclei ispiratori. Una produzione, quella di Pisani, che trova alcune delle più consistenti realizzazioni nelle tante versioni di RC Theatrum (vero e proprio teatro rosacrociano presentato per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1976 e poi ripresentato e approfondito negli anni in diverse versioni, fra cui Il Teatro di Edipo, Il Teatro della Vergine, L’Isola Azzurra, Il Teatro della Sfinge, Il Teatro di Artisti e Animali, Il Teatro di Cristallo, Virginia con i pesci rossi), nei cicli dedicati alle isole di Capri e Ischia e a “Napoli Borderline”, nelle opere politiche che hanno come fulcro i temi dell’ebraismo, del nazismo, della compromessa identità europea (fino a occuparsi del tema dei migranti), e nel progetto del Virginia Art Theatrum/ Museo della Catastrofe, opera realizzata dal 1995 al 2006 in una cava di travertino dismessa presso Serre di Rapolano, Siena, che si configura come il culmine di tutta la sua ricerca: dimora, pietra filosofale, opus in cui si condensa la sua stessa idea di arte. Progetti e opere che, tutti, saranno ricostruiti, riallestiti e documentati in mostra.

In tutte queste opere e progetti, storia dell’arte, politica, psicoanalisi, cultura popolare, cronaca quotidiana, filosofie ermetiche, simboli massonici, riti alchemici e dottrina rosacrociana si sovrappongono inestricabilmente fra loro, spesso in modi bizzarramente dissonanti, quando non ironici e spesso autoironici, eppure sempre paradossalmente coerenti nel creare un senso e un mondo propri: quel tertium che è l’opera d’arte per Vettor Pisani, l’unico spazio-tempo, sinestetico e autoriflessivo, in cui l’arte può essere concepita al contempo come atto critico e impulso visionario, dando vita da un lato a un’ “arte-critica”, che si nutre, cita, commenta, riflette e “colpisce l’arte, servendosi dell’arte” (M. Calvesi), e dall’altro a un’ “arte che ci fa vedere l’indicibile”, come scriveva l’artista stesso, ovvero che svela il rimosso della psiche e della storia, sonda le profondità del senso delle cose e rende visibile l’invisibile (le idee dei filosofi, le visioni dei mistici, le illusioni del teatro, le finzioni della scrittura, i sogni, come gli incubi, del nostro cervello). Questo statuto critico-visionario si è definito negli anni nella stretta collaborazione fra l’artista e la moglie Mimma Pisani, partecipe esegeta, configurandosi come la comune sceneggiatura di una performance teatrale in più puntate, come una continua e congiunta dichiarazione di poetica e fabulazione e, infine, come percorso di vita. Nella totalizzante, ma spesso divertita, esplorazione sul “senso segreto (nascosto) della realtà, dell’arte e della cultura” si coniuga in Vettor Pisani il richiamo alla figura semantica e al destino sia dell’eroe che dell’antieroe (termini ricorrenti nei titoli delle sue opere e scritti, come nella letteratura critica a lui dedicata), configurando l’artista quindi come interprete, volutamente tragicomico, dell’Io quale soggetto storico occidentale alla deriva la cui identità frammentaria diviene metafora di una modernità pervertita nella post-modernità e nella cacofonia contemporanea che, se ha smarrito la centralità dell’essere, l’essenza della conoscenza e l’impronta stessa dell’umano (per non parlare dell’assurdità dell’arte e del suo sistema, a cui Pisani si è senza dubbio progressivamente sottratto), rimane pervaso da un anelito rigeneratore e da un’insopprimibile ansia di significato, di unità, di assoluto, di un ritorno all’immaginario come unica fonte possibile di reazione e ispirazione.

Offrendo una visione approfondita dei principali aspetti di questa ricerca, al contempo estremamente vasta e profondamente complessa, stratificata nel tempo e articolata nei mezzi espressivi, la mostra – a cura di Andrea Viliani ed Eugenio Viola e con la supervisione scientifica di Laura Cherubini – è la più completa ad oggi dedicata all’artista e raccoglie il più consistente gruppo di opere, sia storiche che recenti, mai riunito in una sua mostra, permettendo di ripercorrere l’intera produzione dell’artista, dalle installazioni site-specific ai disegni e ai collage, dai dipinti su tela e su pvc alle azioni performative, dalle immagini fotografiche e filmiche ai lavori a tecnica mista, con un essenziale corredo di materiali di documentazione. A conclusione della mostra, nel 2014, il Madre produrrà un’importante pubblicazione monografica bilingue (italiano / inglese), edita da Electa, che includerà, tra l’altro, un esteso apparato critico, bio-bibliografico e iconografico comprendente immagini a colori e schede di approfondimento su tutti i nuclei di opere presentate, una serie di saggi inediti, un’estesa antologia di testi storici e dizionari-lemmari critici.

Ripercorrendo la biografia dell’artista – le cui origini e formazione baresi vengono indagate a fondo – una seconda mostra sarà presentata, nei primi mesi del 2014, al Teatro Margherita di Bari (città natale dell’artista). Concepita appositamente per gli spazi del Teatro Margherita e organizzata in collaborazione fra Fondazione Donnaregina, Napoli, e Comune di Bari, la mostra riunirà opere e documentazioni dagli anni ’70 (fra cui documentazione della mostra personale dell’artista al Castello Svevo di Bari nel 1970, quale vincitore del Premio Nazionale Pino Pascali, attribuito dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma) alla produzione più recente, in cui l’elemento della messa in scena sarà il filo conduttore di un allestimento che, ripercorrendo i principali snodi della ricerca di Vettor Pisani, evocherà al contempo la natura e la vocazione originaria degli spazi espositivi del Teatro Margherita.

Vettor Pisani nasce a Bari nel 1934 (anche se l’artista, ricordando le origini della sua famiglia, dichiarava in alcune occasioni di essere nato a Ischia o a Napoli), e muore a Roma nel 2011.
Mostre personali gli sono state dedicate da istituzioni quali la Galleria nazionale d’arte moderna, Roma (mostra al Castello Svevo, Bari, in qualità di artista vincitore del Premio Nazionale Pino Pascali) nel 1970, il Museum Folkwang di Essen nel 1982, la Diputació de Valencia nel 1990, nel 1992 dalla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, nel 2011 dalla Fondazione Morra-Palazzo Ruffo di Bagnara, Napoli, e nel 2012, a pochi mesi dalla scomparsa dell’artista, dal MACRO di Roma. Pisani ha partecipato a numerose mostre periodiche e biennali fra cui, oltre a Documenta V, Kassel, nel 1972, alla Biennale di Venezia (1972, 1976, 1978, 1984, 1986, 1990, 1993, 1995) e alla Quadriennale di Roma (1973, 1986, 1992), ricordiamo la XV Biennale, San Paolo del Brasile (1979) e la Nouvelle Biennale de Paris, Parigi (1973, 1985). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato ricordiamo: Amore mio, Palazzo Ricci, Montepulciano (1970); Vitalità del negativo nell’arte italiana 1960-70, Palazzo delle Esposizioni, Roma (1970); Contemporanea, Parcheggio di Villa Borghese, Roma (1973-1974); Italy Two. Art Around ’70, Museum of Civic Center, Philadelphia (1973); Rencontre internationale ouverte de vidéo, Espace Pierre Cardin, Parigi (1975); Arte e critica 1980, Galleria nazionale d’arte moderna, Roma (1980); Through the Looking Glass, Palazzo delle Esposizioni, Roma, (1980); Linee della ricerca artistica in Italia 1960- 1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma (1981); Avanguardia/Transavanguardia 68-77, Roma (1982); Italian Art Now: an American Perspective, Solomon R. Guggenheim Museum, New York (1982); Arte Italiana 1960-1982, Hayward Gallery, Londra (1982); Nell’Arte. Artisti italiani e francesi a Villa Medici, Accademia di Francia, Roma (1983); Der Traum des Orpheus: Mythologie in der italienischen Gegenwartskunst, 1967-1984, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco (1984); L’Italie aujourd’hui: Regards sur la peinture italienne de 1970 à 1985, Centre national d’Art contemporaine-Villa Arson, Nizza (1985); Terrae Motus e Terrae Motus 2 a Villa Campolieto, Ercolano, nel 1986, e al Grand Palais, Parigi, nel 1987; Beuys zu Ehren, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco (1986); Emerging Artists 1978-1986: Selections from the Exxon Series, Solomon R. Guggenheim Museum, New York (1987); Mythos Italien, Bayerische Staatsgemaeldesammlungen, Monaco (1988); Open Mind (Gesloten Circuits), Museum van Hedendaagse Kunst, Gent (1989); Orientamenti dell’arte italiana: Roma 1947-1989, Casa Centrale degli Artisti, Mosca; Sala Centrale delle Esposizioni, Leningrado (1989); Pittura italiana da Collezioni Italiane, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (1997); Minimalia. Da Giacomo Balla a … / Minimalia. An Italian Vision in 20th Century Art, Palazzo Querini Dubois, Venezia-Palazzo delle Esposizioni, Roma-P.S.1, New York (1997-2000); Il Bello e le bestie – Metamorfosi, artifici e ibridi dal mito all’immaginario scientifico, MART- Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (2005); Celebration / Institution / Critique, Fondazione Galleria Civica-Centro di Ricerca sulla Contemporaneità, Trento (2009); Inganni ad arte. Meraviglie del trompe l’oeil dall’antichità al contemporaneo, Palazzo Strozzi, Firenze (2009).

---

Inaugurazione 20 dicembre alle 19

MADRE NAPOLI
Via Settembrini 79, Napoli
Orario: Lunedì / Sabato 10.00 - 19.30 Domenica 10.00 - 20.00 Martedì chiuso
Biglietti: Intero 7€ Ridotto 3.50€



Messaggio di Gino il venerdì 20 dicembre 2013 alle 09:28   -  forum administrator-  forum moderator
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20/12/2013

Teresa Mangiacapra

Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, Napoli

Una schiera di Angeli per salvare il mondo. Installazione realizzata con sculture in bronzo, plexiglas, elementi naturali e luci.


 

comunicato stampa

L'Associazione INCONTRI NAPOLETANI (arte-cultura-attualità onlus) presidente Patrizia Giordano è lieta di presentare, in occasione delle celebrazioni della Natività,l'installazione di Teresa Mangiacapra dedicata ancora una volta agli Angeli.Installazione che è stata presentata a Pontecagnano per la Biennale Venezia - Lo stato dell'arte - Padiglione Campania e che sarà ospitata nella straordinaria cornice della secolare Basilica di Santa Maria degli Angeli.

L’installazione comprende:

Les Anges des Eléments(Angeli degli Elementi) 8 sculture in bronzo,plexiglas,elementi naturali,luci; dimensioni variabili : altezze da 130 cm a 160 cm – circonferenza base cm 14 Gli ‘Angeli degi Elementi’ sono la rappresentazione dell’idea che ho dell’entità Angelo:sono esseri di dolcezza e armonia ,di aiuto e guida ma anche determinati a difendere,proteggere o vietare,sempre pronti con la loro spada a schierarsi dalla parte dell’ordine cosmico.

L’Escalier des Anges (La scala degli Angeli) scultura in plexiglas,tela resinata,18 multipli in bronzo dimensioni: h. cm 320, largh. max circa cm 60,base circa 100 cm x 60 cm. ‘La scala degli Angeli‘ è un sogno che si concretizza ; nel sogno le ‘presenze luminose ’ si sfioravano senza intralciarsi mai, salendo e scendendo sull’ infinita scala dritta e sottile, tesa verso il cielo e persa nel suo azzurro ;la ‘mia ‘ scala ,simbolo di spiritualità,di libero arbitrio,di ascesi ma anche di inabissamento,ha ,ad uno dei suoi lati ,un telo-cielo che l’avvolge su cui sono collocati tanti piccoli angeli ;sulla scala una lunga pellicola trasparente su cui sono impresse alcune immagini delle elaborazioni ‘Les Anges c’est nous’.

Les Anges c’est Nous(Gli Angeli siamo noi) 9 stampe su acetato; dimensione h. cm 285, largh. cm 22 ‘Gli Angeli Siamo Noi‘ sono trasparenti immagini dove il primo ‘grano’ è stato un meraviglioso tronchetto di legno,trovato in un giardino amico,ripulito,fotografato ,ai miei occhi già angelo senza testa,ed io quella testa ho deciso che fosse la mia e poi ho desiderato non essere sola …e complice il computer la schiera è nata...

Note dell’autrice

Questa installazione che ho presentato alla Biennale di Venezia 2011/2012 ,Padiglione Campania,e che ho l’onore di riproporre in questa secolare Basilica,fa parte di un più ampio progetto a cui mi dedico da alcuni anni,un lavoro ancora una volta dedicato all’Angelo :una realtà per me comprensiva di una dimensione prevalentemente armonica ma egualmente combattiva e determinata nel difendere la memoria e preservare la vita … Amo credere che davvero ognuno di noi possa diventare parte di una schiera angelica per arginare e delimitare lo squilibrio totale che rende così atroce e sofferto questo nostro tempo ,in corsa verso il collasso. Inseguo l’angelo perché mi guidi verso la luce che illumini la mia coscienza di angelo-guerriero in cerca di armonia. Percorsi interiori, alchimie di materie e forme per una metamorfosi dell’animo. Riequilibrare ciò che l'essere umano ha irrimediabilmente manomesso non riguarda più solo l'uomo e il pianeta che abita ;l'ordine universale deve intervenire ;gli angeli sono espressione di questo ordine che si muove tra cielo e terra , la scala è il simbolo di unione tra le due realtà comprensive della dimensione invisibile,eterea,spirituale,quella che può aiutare l'essere umano a cambiare rotta prima che sia troppo tardi.
Teresa Mangiacapra( Niobe ),dicembre 2013

Inaugurazione venerdì 20 dicembre ore 10,30

Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone
Piazza Santa Maria degli Angeli - Napoli
Dal lun.al ven.:8-12 Sabato:8.30-17.19 Domenica :9-13



Messaggio di Gino il venerdì 20 dicembre 2013 alle 10:34   -  forum administrator-  forum moderator
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Natale a Napoli...Percorsi di Luce V edizione

Concept di Tiziana Gelsomino Donatella Liguori

in collaborazione con l'Associazione Culturale TempoLibero

 

 

Mostra dell'Artista

Nunzio Figliolini

PROFILI

 

 

inaugurazione: giovedi 19 dicembre 2013 ore 18,00

fino all' 8 gennaio 2013

 

Parte con l'artista Nunzio Figliolini il percorso artistico di eventi exhibition d'arte contemporanea della Galleria Serrao Curatrice: Tiziana Gelsomino

 

GALLERIA SERRAO Piazza S. Pasquale 8 - 9 / 80121 Napoli  Tel. 0817641040

 

 

Comunicato Stampa

 

Con la mostra dedicata a Nunzio Figliolini, la Galleria Serrao rende omaggio a uno dei più interessanti e originali artisti dello scenario napoletano dell'ultimo ventennio, la cui impetuosa ricerca formale ed espressiva sembra volersi sottrarre con un processo di anabasi dall'universo conico contemporaneo, per riportarci, simboli archetipici all'origine della nostra cultura, al mistero dell'esistenza della vita oltre lo spazio. Nelle opere Profili, Occhi, Gemelli, Meteore, Quadri sculture, Mio Spazio, scorre il percorso dell'artista tra impulsvità del gesto e canone geometrico, fino ad approdare all'attuale sintesi all'insegna del "digitale". Non sono immagini quelle che ci offre Figliolini, ma frammenti che emergono dall' ombra, apparizioni che sembrano volerci condurre oltre la superfice spessa della realtà quotidiana, opere in dialogo, tra le dimensioni temporali, che parlano con il passato, invitando al futuro e cosi rivelando una nuova e personale linea contemporanea.
Sarà proiettato il video “Mio Spazio” dove l’artista si racconta, in  piu episodi.
http://www.youtube.com/watch?v=2o4_Ll_s5tw

 

 

PRO-FILI

L'esclusiva comunicazione di quattro profili

che non si toccano, ma si riflettono in superfici satinate e tirate a specchio,

i corpi come spazi di profili girati in movimento su se stessi,

salgono idealmente verso l'alto...

idealizzano l'individuo in una mutata anatomia,

sfida non più il toccarsi, ma il riflettersi psicologico,

l'unica mano sale più in alto,

è ora sopra alla testa.

Il dialogo dei riflessi incannato attraverso il filo luce, cuce e alimenta

una simbiosi empatica, di esclusiva comunicazione.

Nunzio Figliolini

 

 

 

NUNZIO FIGLIOLINI Biografia

Scultore, pittore e designer nato a Napoli nel 1965, svolge una ricerca che nel tempo, gli ha permesso di sperimentare i linguaggi visivi e di realizzare un’evoluzione personale di significati, di dimensioni e di tecniche artistiche. Si forma presso la sezione Architettura del 2° Istituto d’Arte di Napoli. All’Accademia di belle Arti napoletana, è allievo di Gianni Pisani e di Giorgio Di Genova, diplomandosi in Pittura nel ’90. Consegue nel 2006 il Biennio Specialistico in Arti Visive Scultura, tenuto da Ciriaco Campus.

Dal 93 diventa titolare di Arti Applicate, presso il I° Istituto d’Arte della sua Città e dal 2007 è docente titolare della cattedra di Discipline Pittoriche, presso il Liceo Artistico di Napoli. Nel 2002 è tra gli artisti impegnati nel Progetto Scavare il Futuro curato da Elmar Zorn e inizia dal 2005 a imprimere sulla tela, l’ombra della sua mano, spargendo il colore sulle superfici libere. La sua produzione, dal 2010, viene resa inconfondibile dal singolarissimo tratto ottenuto in virtù della sostituzione del pennello con le dita, dando cosi vita al ciclo Cromie dall’Interno, al quale seguirà nel 2012 quello dei Campi Cromatici, in mostra, nello stesso anno, al Castel dell’Ovo. Ha partecipato a fiere e mostre in Italia e all’estero, le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private.

 

 

Della sua pittura si sono interessati: Eduardo Alamaro, Enrica Budetta, Luca Castellano, Vitaliano Corbi, Bruno Chiarini, Roberta Del Vaglio, Giorgio Di Genova, Valeria Di Giorgio, Marco Di Mauro, Mario Forgione, Giulio Gaeta, Diana Gianquitto, Dario Giugliano, Gino Grassi, Mimmo Grasso, Clorinda Irace, Thomas Linsmayer, Gilda Luongo, Domenico Natale, Antonia Pesarè, Federica Pezza, Rosario Pinto, Ugo Piscopo, Daniela Ricci, Gaia Salvatori, Manuela Scherillo, Michele Sovente, Stefano Taccone, Marcello Venturoli, Maurizio Vitello.

 

 

GALLERIA SERRAO

Piazza S. Pasquale 8/9 - 80121 Napoli

Tel. 081 7641040

gaines.cherish@yahoo.it

 

 

La mostra gode del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività

Culturali, della Regione Campania - del Comune di Napoli della

I Municipalità Chiaia –San Ferdinando-Posillipo

 



Messaggio di Gino il sabato 21 dicembre 2013 alle 09:04   -  forum administrator-  forum moderator
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21/12/2013

Steve Riedell

Studio Trisorio, Napoli

Place and Memory. Sono presentati i suoi ultimi lavori su tela, Folded-Over Paintings, insieme ad alcuni lavori su tavola e opere su carta.


 

comunicato stampa

Sabato 21 dicembre, alle ore 11.00, presso lo Studio Trisorio, sarà inaugurata la mostra Place and Memory dell'artista americano Steve Riedell.

Verranno presentati i suoi ultimi lavori su tela, Folded-Over Paintings, insieme ad alcuni lavori su tavola e opere su carta.

Nei Folded-Over Paintings progettazione e casualità si incontrano e si confondono. Nel passaggio da un tempo all'altro, da una fase all'altra della loro realizzazione, nel breve viaggio dal tavolo di lavoro al supporto di legno, le tele possono generare forme inaspettate che l'artista sceglie di assecondare o di modificare.

Riedell fa assumere alle tele forme molteplici e inusitate: le ripiega più volte su se stesse, crea dislivelli nella sovrapposizione, ribalta recto e verso, le intride di cera, di colori saturi e brillanti, le fissa al supporto lasciando a vista le graffe metalliche che bucano la tela, fino a trovare la giusta combinazione fra gli strati di pittura e i piani della superficie. Più tardi, solo quando i lavori sono compiuti e raccolti insieme, l'artista vi ritrova tracce e memorie di oggetti che gli sono familiari. Si tratta di oggetti dimenticati sulle spiagge della sua infanzia in California, legati al sole e all'acqua. Sono «canotti e materassini gonfi o sgonfi, palloni da spiaggia, sedie a sdraio sempre sul punto di collassare, un costume da bagno irrigidito dal sole (...). I colori dei singoli pezzi sembravano inizialmente mantenermi a distanza, ma poi, man mano che mi avvicinavo si attenuavano e sembravano alludere ad un uso precedente» (Riedell).

Inaugurazione sabato 21 dicembre ore 11

Studio Trisorio
Riviera di Chiaia, 215 Napoli
Orari:
lun - ven 10.00-13.30 e 16.00-19.30
sab 10.00-13.30



Messaggio di Gino il sabato 21 dicembre 2013 alle 09:05   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli () - dal 21 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014
2013

autore: Nicholas Tolosa
titolo: Tempo
tecnica: acrilico su tela
dimensioni: 50x70 cm
anno: 2012
 [Vedi la foto originale]
CENTRO CULTURALE TECLA
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Via Toledo 424
+39 , +39 (fax), +39
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Eventi in corso nei dintorni

Con questo evento intendiamo celebrare insieme agli artisti che ci hanno seguito, il vissuto di questi due anni intensissimi di attività che stanno per volgere al termine, nei quali abbiamo ospitato oltre duecento artisti provenienti dall’ Italia e dall’ estero.
orario: 11-13 e 17-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 21 dicembre 2013. 18.00
catalogo: in galleria. a cura di Nicholas Tolosa
curatori: Roberto Esposito, Nicholas Tolosa
autori: Alberto Allamprese, Roberto Esposito, Robert Frankle, Mario Gianquitto, Maurizio Imperatore, Felice La Sala, Silvio Mastronardi, Stefania Rizzelli, Agostino Saviano, Alfredo Sposito, Deianira Tolema, Nicholas Tolosa, Desy Vanni, Paolo Viola
patrocini: Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OCPG) dell’ Università di Salerno
note: e-mail: accademiadeipartenopei@gmail.com
sito web: http://accademiadeipartenopei.jimdo.com
facebook: http://facebook.com/accademiadeipartenopei
genere: arte contemporanea, collettiva


Messaggio di Gino il lunedì 30 dicembre 2013 alle 09:05   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 30 dicembre 2013 all'otto gennaio 2014
Giovanni Franco - Prendersi Cura

Prendersi Cura di Giovanni Franco
con un testo di Dario Giugliano
 [Vedi la foto originale]
ASSOCIAZIONE SARAJEVO SUPERMARKET
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Piazza Gesù E Maria 13bis (80135)
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individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

“Prendersi cura” è una selezione di disegni realizzati da Giovanni Franco all'interno di laboratori di arteterapia da lui condotti tra il 2003 e il 2011 in contesto riabilitativo psichiatrico nelle periferie napoletane.
orario: tutti i giorni su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 30 dicembre 2013. ore 20.00
curatori: Dario Giugliano, Sarajevo Supermarket
autori: Giovanni Franco
genere: documentaria, arte contemporanea, altro


Messaggio di Gino il giovedì 2 gennaio 2014 alle 09:07   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal primo al 15 gennaio 2014
Daniele Galdiero - The CUT SHOW


 [Vedi la foto originale]
PAN - PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI - PALAZZO ROCCELLA
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Via Dei Mille 60 (80121)
+39 0817958605 , +39 0817958608 (fax)
info@palazzoartinapoli.net
www.palazzoartinapoli.net
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

L’evento artistico “the CUT SHOW” nasce da una serie di riflessioni in merito al ruolo dell’opera d’arte nel processo di trasmissione emozionale fra il creatore e il fruitore dell’opera stessa.
vernissage: 1 gennaio 2014. dalle 17,30 alle 19,30
curatori: Rita Esposito, Daniele Galdiero
autori: Daniele Galdiero
genere: arte contemporanea, personale


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